Un tablet geolocalizzato, portatile, sempre in funzione e in grado di avvisare in tempo reale la centrale delle forze dell’ordine. È il nuovo sistema per la tutela delle guardie mediche, varato insieme al nuovo numero per contattare il servizio 116117, che permetterà al personale sanitario di far fronte alle aggressioni o alle situazioni di rischio. I medici potranno infatti attivare sul tablet, di cui saranno dotati per la gestione delle informazioni dei pazienti, un segnale d’emergenza, dotato di una geolocalizzazione costante, che arriverà direttamente alla centrale operativa per chiedere l’intervento degli organi preposti alla sicurezza pubblica.
Un servizio attivo a oggi solo in Toscana e che, dopo esser stato approvato in diverse Asl, finalmente arriva anche a Pisa. "È una misura - secondo il presidente dell’Ordine dei medici di Pisa, Giuseppe Figlini - della quale siamo soddisfatti perché sarà di aiuto per salvaguardare il personale sanitario troppo spesso vittima di aggressioni e violenze. Nel caso di un’aggressione o di un tentativo di violenza, premendo il bottone sul tablet si attiva il segnale di emergenza che arriva in tempo reale alla centrale del 112, la quale immediatamente richiama il numero da cui è stata effettuata la segnalazione. Se non c’è risposta, viene attivata la pattuglia più vicina che nel minor tempo possibile arriva dall’operatore sanitario".
La novità è dunque la possibilità di poter usufruire di filo diretto con le forze dell’ordine che possono garantire una maggiore tutela alle guardie mediche. "È uno dei sistemi - continua Figlini - chiesti per cercare di ridurre il più possibile le aggressioni: per i medici l’obiettivo è avere sempre più misure possibili per la propria salvaguardia e questo tablet va nella guista direzione. Negli ultimi anni stiamo mettendo in atto una serie di innovazioni per ridurre il più possibile i rischi del mestiere e penso adesso, sia sulla postazione fissa sia durante le visite in casa, le guardie mediche avvertiranno un senso di sicurezza maggiore che in questo periodo mancava". Il tablet non è soltanto un mezzo di supporto in caso di aggressioni: potrà anche permettere di dare notizie sulla situazione delle guardie mediche, mettersi in collegamento col sistema sanitario regionale, avvertire il pronto soccorso e in generale mantenere la continuità assistenziale. "Un passo obbligatorio - conclude il presidente Figlini - per tutelare chi salvaguarda la salute di tutti".
Mar.Fer.