La deputazione della Fondazione Pisa ha approvato all’unanimità il bilancio dell’esercizio 2023, previo parere favorevole espresso dall’assemblea dei soci all’unanimità, che è stato chiuso con un avanzo di esercizio pari a 24,3 milioni di euro, superiore di circa 3,1 milioni rispetto a quello dello scorso esercizio 2020. Lo ha reso noto la stessa Fondazione bancaria (ex Fondazione Cassa di Risparmi di Pisa). "I contributi complessivamente erogati nel 2023 per sostenere i tre settori di intervento (Arte, attività e beni culturali; Volontariato, filantropia e beneficenza; Ricerca scientifica e tecnologica) - ha spiegato la Fondazione Pisa - sono stati oltre 19 milioni di euro, di cui 12 milioni a valere sulla disponibilità dell’esercizio e circa 7 milioni di euro tratti da appositi fondi. Dal Report sul disagio economico e sociale a Pisa, richiesto dalla Fondazione per verificare gli effettivi stati di bisogno attualmente presenti sul territorio, è emersa l’urgenza di intervenire contro la ‘povertà educativa’ e l’esigenza di sviluppare sul territorio una ‘cultura di rete’ tra gli operatori per rendere il sistema socioassistenziale complessivamente più efficiente".
L’obiettivo, infatti, è quello di evitare inutili sovrapposizioni tra enti territoriali per un’allocazione mirata e "ottimale delle risorse disponibili". La Fondazione Pisa nel 2023, per quanto riguarda l’ordinaria attività istituzionale, ha pubblicato i consueti Avvisi di settore e ha sostenuto complessivamente 236 progetti: nel dettaglio oltre 5,5 milioni di euro sono stati destinati alle Attività Culturali, corrispondenti a 11 iniziative; oltre 1,6 milioni di euro ai Beni Culturali, corrispondenti a 21 iniziative; oltre 4 milioni di euro per quanto riguarda il settore Volontariato, Filantropia e Beneficenza hanno finanziato 88 iniziative. Infine, quasi 8 milioni di euro sono andati alla ricerca scientifica e tecnologica, corrispondenti a 16 iniziative. Una quantità di denaro estremamente significativa riversata sul territorio che rappresenta un importante motore di sviluppo socioeconomico capace spesso di moltiplicare altri finanziamenti destinati da altri enti per la realizzazione di eventi e iniziative di interesse pubblico. Insomma liquidità necessaria che si trasforma in prezioso carburante per lo sviluppo pisano e che, nel caso del supporto alle iniziative sociali e del terzo settore, consente benefici interessati alle categorie più fragili.