REDAZIONE PISA

Foto, lettere, cimeli: Puccini torna a Pisa

Decine di articoli del nostro giornale, documenti e immagini che ripercorrono la carriera del Maestro

Una delle foto in mostra: un giovane Giacomo Puccini in versione tamburino durante un soggiorno in Maremma dai conti della Gherardesca

Una delle foto in mostra: un giovane Giacomo Puccini in versione tamburino durante un soggiorno in Maremma dai conti della Gherardesca

di Guglielmo VezzosiPISALettere, cartoline, documenti, cimeli e fotografie che testimoniano momenti ufficiali di una strepitosa carriera, ma anche altri, sicuramente più informali, familiari e meno conosciuti che hanno come protagonista Giacomo Puccini (1858-1924). E poi decine di articoli de La Nazione e di altri settimanali e periodici del primo Novecento che ripercorrono la carriera del compositore dai primi passi tra le note musicali, a Lucca, fino ai grandi successi. Sono i contenuti della mostra documentaria “La Nazione di Puccini“ realizzata dal nostro giornale per celebrare il doppio anniversario dei 165 anni di vita de La Nazione (il primo numero venne pubblicato nel 1859) e insieme il centenario della scomparsa del grande compositore. La mostra - promossa in collaborazione con il Comitato nazionale delle celebrazioni per il centenario pucciniano – si compone di 36 pannelli e ha avuto il privilegio di essere inaugurata, nel novembre scorso, alla Camera dei Deputati. Subito dopo ha fatto tappa al teatro del Giglio a Lucca, città natale di Puccini. Adesso inizia un “tour“ tra teatri e città di Toscana, Umbria e provincia de La Spezia (l’area diffusione del nostro giornale).

Oggi dunque a Pisa l’inaugurazione al teatro Verdi – alle ore 11.30 – dove la mostra resterà aperta al pubblico fino al 23 marzo (dal martedì al sabato con orario 10-18 e ingresso gratuito). I pannelli offrono al pubblico uno sguardo profondo e intimo sulla vicenda umana e artistica del compositore in un percorso iconografico e documentario ricco di spunti e suggestioni. Non manca la riproduzione di alcune lettere che Puccini scriveva agli amici toscani Piero Antinori e Giuseppe della Gherardesca divertendosi a inserire nel testo rebus e anagrammi, che anche il visitatore potrà provare a risolvere.

Un legame, quello tra il Maestro e Pisa, forte di numerose testimoniaze: "La famosa Aida del 1876 – spiega il presidente del Teatro Verdi, Diego Fiorini – a cui Puccini 18enne assistette a Pisa è un fatto assai noto e che egli stesso rammenta in una sua lettera giovanile. Ma al teatro Verdi tornò poi altre volte, ormai affermato, partecipando alle serate in suo onore in occasione delle rappresentazioni di alcune sue opere".