di Enrico Mattia Del PuntaPISAUn’assemblea pubblica promossa dal Comune di San Giuliano per informare cittadini e associazioni sulle criticità del progetto del nuovo parco fotovoltaico da 12 ettari e sulle possibili azioni da intraprendere per fermarlo. L’incontro si terrà oggi alle 17, nella sala del Consiglio Comunale, ed è organizzato dall’amministrazione comunale, che si è espressa contro il progetto. All’assemblea parteciperanno il vicesindaco Francesco Corucci, l’architetto Monica Luperi, l’avvocato Aldo Fanelli, l’assessore Filippo Pancrazzi e il sindaco Matteo Cecchelli.
"La nostra Amministrazione – spiegano i promotori dell’incontro – pur sostenendo la transizione verso le energie rinnovabili, si oppone alla realizzazione di impianti fotovoltaici a terra in aree agricole e paesaggisticamente pregiate, ritenendo che siano incompatibili con la tutela del territorio e con le prospettive di sviluppo turistico sostenibile". Una posizione condivisa anche dalle associazioni locali, tra cui la Rete di Imprese Monte Pisano e la Strada dell’Olio dei Monti Pisani.
Secondo il sindaco Cecchelli, che si è opposto al progetto promosso dall’azienda cinese Trina Solar, un colosso con un fatturato annuo superiore agli 11 miliardi di euro e filiali negli Stati Uniti, in Europa e in Asia, l’impianto "non è compatibile con la necessità di preservare il paesaggio, che è un bene prezioso per la comunità e per le generazioni future, e che risulta essenziale per perseguire uno sviluppo turistico sostenibile". Il contenzioso è già aperto: il progetto del parco fotovoltaico è stato respinto dal Comune di San Giuliano Terme, che ha negato l’autorizzazione alla costruzione per incompatibilità con il contesto paesaggistico. L’azienda, tuttavia, ha fatto ricorso al Tar della Toscana, che si pronuncerà il prossimo 19 febbraio.
Il parco prevede l’installazione di oltre 14 mila moduli fotovoltaici, con una potenza massima di 9.992,78 kWp, l’equivalente del fabbisogno elettrico di circa 5 mila famiglie in un anno. Il progetto comprende, tra l’altro, sei container prefabbricati per quadri elettrici, un magazzino e un’area per la videosorveglianza. L’impianto sarà recintato con una barriera alta 2,5 metri e circondato da una fascia verde di mitigazione larga 5 metri, con alberi e arbusti. Trina Solar ha inoltre presentato al Tar dei fotoinserimenti per dimostrare l’assenza di impatti ambientali.
Il primo cittadino, fermamente contrario al progetto, è pronto a dare battaglia. "Qualora il diniego non venisse confermato, esiste la possibilità di un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, che sarà valutato anche alla luce delle motivazioni espresse dal tribunale amministrativo. Un’altra opzione è il percorso di autorizzazione semplificata. L’iter per l’approvazione degli impianti di energia rinnovabile prevede una conferenza dei servizi, in cui vengono acquisiti diversi pareri tecnici. Se tutti sono positivi, l’impianto può essere autorizzato, con eventuali modifiche legate ai vincoli normativi e paesaggistici. Il progetto in questione è stato collocato fuori dall’area vincolata lungo il viale, ma la sua compatibilità con il contesto paesaggistico resta per noi un punto fondamentale". Con l’azienda, non è mancato un tentativo di dialogo. "Ma senza successo – aggiunge Cecchelli –. Abbiamo cercato di confrontarci con i rappresentanti dell’azienda per valutare la possibilità di frazionare l’impianto e spostarlo in altre zone, al fine di ridurre l’impatto sul paesaggio. Tuttavia, abbiamo ricevuto solo un netto no".