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"Framezero": il cinema autoprodotto parla pisano

Spegne otto candeline la rassegna di cinema autoprodotto "Framezero" e per l’occasione ritorna in sala per riabbracciare il suo folto pubblico. L’appuntamento è questa sera alle 21 al cinema caffè Lanteri ( via San Michele Degli Scalzi, 46. Ingresso libero), sede che ha ospitato l’iniziativa dalla sua nascita otto anni fa puntando a promuovere in città spazi dedicati a questa nicchia cinematografica. Sarà un grande ritorno sullo schermo dopo la battuta d’arresto di alcuni anni, almeno tre, dovuta alla pandemia e alle sue conseguenze per il settore culturale. La serata al Lanteri sarà dedicata al cinema indipendente si apre con un incontro alle 20 al quale prenderanno parte i registi e gli attori dei film che incontreranno il pubblico durante un piacevolissimo aperitivo.

A seguire, alle 21 si svolgerà la presentazione degli ultimi lavori di "Framezero", un lungometraggio ed un mediometraggio indipendenti realizzati da un gruppo di registi e attori pisani e amici di lunga data uniti dalla passione per il cinema a costo zero. Pietro De Guidi con il suo "Meglio così che peggio" (2022, durata 70 minuti) capovolge la logica dell’azione con un susseguirsi di situazioni grottesche che vedono impegnati un gruppo di poliziotti a caccia di un ladruncolo. Un "action movie" tutto da ridere caratterizzato dal susseguirsi di scene di azione, colpi di scena e un grande carico di comicità soprattutto a amplificare l’aspetto comico, quasi caricaturale, dell’essere umano e di certi suoi atteggiamenti e reazioni. A seguire, la seconda proiezione, un mediometraggio indipendente a cura di David Bimbi e Luca Nazzi, dal titolo "La Stirpe del mostro" (2022, durata 40 minuti). Una pellicola autoprodotta che affronta il tragico tema della guerra, ma sempre con grande ironia: un essere mostruoso che si muove nel tempo porta con sé un messaggio di morte per il mondo intero. Alcune persone vengono convinte dell’esistenza di un conflitto in corso tra due città della Toscana. Alcuni sketch condurranno il pubblico verso un finale inaspettato e una morale dal gusto decisamente amaro.

Ilaria Vallerini