"Fratelli d'Italia primo sostenitore di Gasperini e avremo ruoli importanti in consiglio"

"L'obbligo è dare vita alla giunta secondo le necessità della città e sulla base degli accordi tra le forze della coalizione. I civici, pur sconfitti, hanno dato disponibilità a collaborare".

Il nuovo sindaco insieme a esponenti di Fratelli d'Italia

Il nuovo sindaco insieme a esponenti di Fratelli d'Italia

Ponsacco, 1 luglio 2024 - Fratelli d'Italia Ponsacco ribadisce l'urgenza di fare presto per un governo della città e rimarca un ruolo al centro della squadra di Gabriele Gasperini. In una lettera aperta il coordinamento cittadino del partito ha ribadito che "dopo i sobri festeggiamenti che la nostra gente ed elettori hanno dedicato alla grande vittoria del 24 giugno, adesso è giunto il momento di partire con l'attuazione del programma e la nomina della giunta. Bene ha fatto il sindaco Gasperini a partire subito dopo l'insediamento con le iniziative sul complesso di via Rospicciano, ma si pone l'obbligo di dare vita alla giunta secondo le necessità della città e sulla base degli accordi tra le forze della coalizione. Fratelli d'Italia Ponsacco, primo e convinto sostenitore del candidato, ha lavorato in prima linea per questo obiettivo e contribuirà ancora di più con ruoli operativi nella giunta e nel consiglio comunale".

Come a dire: abbiamo vinto e dobbiamo fare parte del Governo cittadino come protagonisti.

"Primo partito nella città alle europee e primo partito della coalizione risultata vincitrice alle comunali, adesso Fratelli d'Italia auspica una solida e duratura azione di governo, sorretta dai suoi cinque consiglieri e dagli altri cinque delle altre forze (Lega, Forza Italia con Noi Moderati e Ponsacco Sicura). A tempo debito saranno stabiliti anche i termini dell'eventuale collaborazione con i civici, che pur sconfitti alle elezioni, hanno dato disponibilità a una proficua collaborazione. Infine auguriamo a tutte le rinnovate forze di maggioranza e di opposizione di lavorare nell'esclusivo interesse di Ponsacco e di non rimanere in un eterno confronto elettorale, che non porterebbe da nessuna parte".