ILARIA VALLERINI
Cronaca

“Impresa edile mente sui crediti e non esegue i lavori”. Maxi frode con il bonus facciate, sequestrati oltre 500mila euro

Operazione della guardia di finanza di Pisa. Nei guai il titolare della ditta e il commercialista

Le indagini della Guardia di Finanza hanno consentito di ricostruire il meccanismo della maxi frode con il bonus facciate (Foto d’archivio)

Le indagini della Guardia di Finanza hanno consentito di ricostruire il meccanismo della maxi frode con il bonus facciate (Foto d’archivio)

Pisa, 7 agosto 2024 – Scoperta dalla guardia di finanza di Pisa una maxi frode sul bonus facciate da 506mila euro di crediti d’imposta fittizi che ha coinvolto una società edile di Pisa. Le Fiamme Gialle pisane hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo che è stato emesso dal gip per il reato di indebite compensazioni di crediti d’imposta. L’indagine è partita dalla denuncia sporta da un cliente della società edile pisana. Le attività investigative hanno consentito di individuare un complesso schema fraudolento perpetrato dagli indagati, ovvero il titolare dell’impresa ed il suo commercialista– entrambi pisani – , basato su duplicazioni del credito sul "cassetto fiscale" del cliente e di altri soggetti a fronte di singole operazioni commerciali. All’emissione della fattura relativa all’esecuzione dei lavori di ristrutturazione – dalla quale sono stati generati crediti d’imposta – è seguita l’emissione di note di credito in rettifica (ovvero un documento che rettifica una fattura che contiene uno o più errori, ndr) all’insaputa dei clienti, volte a stornare soltanto dal punto di vista fiscale il credito, attribuendo così all’operazione una parvenza di neutralità.

La stessa modalità di frode è stata commessa in un secondo momento, con un’altra ma identica fattura ai danni del medesimo cliente e per un identico importo, con cui sono stati generati ulteriori crediti di imposta senza procedere allo storno in rettifica dei crediti indebitamente maturati. Ulteriori accertamenti effettuati dai finanzieri del comando provinciale di Pisa, hanno consentito di riscontrare per i due immobili, in provincia di Pisa e Lucca, che i lavori sono stati eseguiti in minima parte o per importi nettamente inferiori da parte della Srl pisana.

Nel corso delle indagini è stata passata al setaccio la documentazione contrattuale, eseguendo mirate acquisizioni e approfondite analisi, nonché accurate audizioni e specifici sopralluoghi su tutto il territorio pisano, nei luoghi dei cantieri. I malcapitati condomini dei due immobili, non solo hanno assistito alla mancata esecuzione dei lavori, ma hanno anche versato all’impresa una somma pari al 10% o addirittura al 50% dell’importo complessivo per lo svolgimento dei lavori di ristrutturazione.

L’emissione di fatture con sconto del 90% avrebbero consentito alla società di conseguire ingenti contributi indebiti sotto forma di crediti d’imposta, senza mai effettuare i corrispondenti lavori. In corso il procedimento penale che è attualmente nella fase delle indagini preliminari e i cui provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati.