SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

Fuori sede, un primato per sfidare il futuro

La città al vertice in Italia nel rapporto fra residenti-studenti e sesta in numeri assoluti: "Ma il calo demografico è la grande incognita"

di Saverio Bargagna

Pisa fulcro delle rotte della mobilità studentesca nazionale forte del primato italiano nel rapporto fra numero di universitari fuori sede e popolazione residente in provincia. E’ quanto emerge dal report della società di consulenza "Talent’s Venture", teso a tracciare le rotte degli studenti, le opportunità per le città ospitanti e i rischi (futuri) collegati.

L’analisi si dipana lungo due direttrici: una fotografia elaborazione attraverso i dati statistici odierni e uno sguardo sulle prospettive future. Pier Giorgio Bianchi, cofondatore di "Talent’s Venture" ha sottolineato, in un’intervista, l’importanza degli studenti fuori sede: "tema che sarà strategico per gli atenei e per le pubbliche amministrazioni. La presenza degli universitari ha un effetto sui territori e con il calo demografico in vent’anni i diciottenni diminuiranno del 25%". Come a dire, attirare ragazzi in città sarà cruciale in un sistema Paese che – alla luce delle previsioni demografiche Istat – vedrà calare la popolazione studentesca di un quarto da qui al 2042.

Se gli atenei sono una ricchezza per la vita e il futuro del Paese, gli studenti che li frequentano sono altrettanto per i territori in cui arrivano per studiare. Pisa vanta il primato di "dipendenza" nazionale con l’8,2% di studenti non pisani (per la precisione 34.086 nell’anno accademico 2020-2021) a fronte di una popolazione provinciale di 419mila persone. Se addirittura si considera la popolazione residente nel Comune di Pisa (circa novantamila abitanti) la percentuale cresce incredibilmente. E proprio grazie agli oltre 34mila studenti che scelgono Pisa la città si staglia al sesto posto nazionale dopo Milano, Roma, Torino, Bologna e Padova, ma davanti a colossi come Napoli, Firenze, Bari e Venezia.

Se i numeri rendono bene la proporzione di quanto la popolazione studentesca sia importante in città, emerge – altrettanto chiaramente – la contraddizione che spesso porta gli atenei e le politiche cittadine a non investire sulla residenzialità studentesca. Sempre secondo il rapporto di Talents Venture l’offerta convenzionata (fra collegi universitari e Dsu) a Pisa di 1.262 posti letto. In tal senso la nostra città si trova al decimo posto nazionale superata perfino da Pavia che ospita "solo" 16.355 studenti, ma mette a disposizione 2.206 posti di student housing.

La sfida di Pisa è, più in generale, la sfida della Toscana. Proprio la nostra regione, infatti, riesce ad "attrarre" il 6,5% degli studenti dell’intero Stivale, in discreto calo rispetto all’8,4% dell’anno scorso. Buona, invece, la capacità di trattenimento: chi inizia a studiare in Toscana, per un buon 84,5%, finisce qui senza cambiare regione.