ANTONIA CASINI
Cronaca

Traduzione e cortometraggio. Harry Potter si racconta in greco

Gli allunni del Classico hanno ‘riletto’ la popolare saga

Alcuni degli alunni con le tavole di Harry Potter

Pisa, 8 ottobre 2017 - Il mondo oscuro e misterioso di «Hàreios Potèr». Un’idea che in tempi di crisi della formazione antichistica è geniale: tradurre una delle saghe più lette fra gli adolescenti in greco antico e andando oltre, creando sceneggiature e cortometraggi. Appassionare, coinvolgere, educare, nel senso etimologico di tirar fuori gli aspetti migliori. Un progetto voluto dalle docenti del liceo classico Galilei di Pisa, professoresse Michela Benedetti e Antonella Soldani «per tentare di coniugare l’insegnamento tradizionale del greco antico con attività più vicine allo studio delle lingue moderne». E’ il risultato di un anno di studi, disegni e riprese degli studenti delle classi IVC e VC del ginnasio della scuola di via Croce che da è stata fusa in un’unica realtà con il Pacinotti (la preside ora è Gabriella Giuliani, l’anno scorso era Sandra Capparelli). Punto di partenza, la traduzione del primo romanzo della saga scritta da J. K. Rowling a cura di Andrew Wilson, docente di lettere classiche presso la Bedford Modern School. In questa versione, pubblicata nel 2004 dalla casa editrice inglese Bloomsbury, Harry Potter diventa Hàreios Potèr, appunto, il suo nemico Lord Voldemort si trasforma in Folidomortòs e Hogwarts Ikarosfairikè. 77mila parole a partire dalla versione originale inglese e due anni di fatiche, un lavoro ereditato e rielaborato dagli alunni del Galilei.

«L’obiettivo – spiegano Benedetti e Soldani – era trovare per gli studenti un testo che potesse essere sentito da loro come più vicino ma che, allo stesso tempo, avesse requisiti di rigore e cura linguistica che lo rendesse un valido strumento». «I neologismi e le espressioni idiomatiche utilizzate – come si legge anche sul quotidiano online della scuola, www.rapsodiaonline.it, sono risultate tali da permettere agli studenti di riflettere sulla ricchezza di ogni lingua come codice espressivo legato a dati di realtà e cultura specifici per le diverse civiltà». «Era importante che il testo diventasse oggetto di un lavoro attivo che dalla comprensione, prima ancora che dalla tradizionale traduzione, richiedesse agli studenti di ‘lavorare’ con il greco antico in modo più dinamico», aggiungono. «Di qui l’idea del fumetto – e, di conseguenza del cortometraggio». Interazione tra parola e immagine.

Lessico, storia, esercizio, gioco e lavoro di squadra, visto che i ragazzi, suddivisi in 8 gruppi, hanno ripercorso gli episodi più importanti del romanzo: otto scene legate ad altrettanti personaggi o temi fondamentali per la trama; Hagrid e Norberto, drago Dorsorugoso di Norvegia; il Centauro Fiorenzo e il salvataggio di Harry Potter fuori dalla foresta proibita; l’episodio dove il maghetto e i suoi amici partono dal binario nove e tre quarti della stazione di King’s Cross alla volta di Hogwarts; lo smistamento degli studenti del primo anno nelle quattro case ad opera del cappello parlante; il «cercatore di quidditch per la casa Grifondoro; e lo «specchio delle brame» in il prescelto vede riflessi i propri genitori.