DI GABRIELE
Cronaca

"Galilei" pronto al decollo Apre il maxi-cantiere

Fra 5 giorni via ai lavori preparatori per l’ampliamento vero e proprio dello scalo. I gate passano da 16 a 23. A regime sarà in grado di ospitare 8 milioni di passeggeri

Migration

di Gabriele

Masiero

Si parte. Il 15 marzo segnatevelo con il circoletto rosso sul calendario, perché non sarà un giorno qualunque ma la data nella quale il "nuovo" aeroporto di Pisa, dopo anni di attesa, comincerà a prendere forma. Certo, per qualche mese ciò che accadrà sarà sostanzialmente invisibile. Perché i lavori saranno condotti sul sottosuolo o comunque saranno propedeutici al maxi-intervento di restyling della nuova aerostazione che condurrà finalmente il "Galilei" dentro il terzo millennio.

Con un terminal pensato per accogliere fino a 8 milioni di passeggeri all’anno e dunque adeguato ai più moderni standard di servizio per la variegata utenza del traffico aereo. Il nuovo terminal disegnerà anche un nuovo volto per il quartiere di San Giusto e si presenterà con connotati significativamente diversi da quelli attuali. Occorrerà però aspettare l’autunno per intravedere i cambiamenti, perché i lavori in partenza la prossima settimana subiranno un decisivo rallentamento in concomitanza con la summer, la stagione dove si moltiplicano i voli grazie al turismo e che secondo le previsione di Toscana Aeroporti farà registrare una significativa ripresa del traffico restituendo un importante boccata d’ossigeno alle casse della società dopo quasi tre anni caratterizzati da forti perdite finanziarie dovute proprio al crollo dei passeggeri per le limitazioni imposte dal Covid.

Ora però il futuro è a portata di mano e i lavori non sono più un miraggio, ma realtà tangibile e visibile proprio grazie ai primi cantieri che si apriranno martedì prossimo. Nei piani non c’è, infatti, solo il nuovo terminal ma anche l’adeguamento delle infrastrutture di volo e la realizzazione di un hub di manutenzione aeromobili. Se il nuovo terminal sarà infatti efficiente, moderno e adeguato agli standard di un grande aeroporto internazionale e ai relativi servizi per i passeggeri, altrettanto dovrà accadere per la parte infrastrutturale: gli interventi previsti riguarderanno il raccordo Echo e la pista secondaria, utilizzata attualmente solo per il rullaggio, l’ampliamento dell’area di stazionamento in coerenza ai fabbisogni aggiornati (e su questo è infatti in corso una serrata interlocuzione proprio con il ministero della Difesa in conseguenza della coabitazione tra lo scalo civile e quello militare, e l’hub della manutenzione degli aerei con uno sviluppo infrastrutturale nell’area nord est del sedime aeroportuale militare.

Il nuovo terminal invece aumenterà la superficie totale da 35.900 a 63.800 metri quadrati con il conseguente incremento di gate (da 16 a 23), varchi security (da 8 a 10) e di aree commerciali (+2.300 mq.). Il masterplan, su questi aspetti, prevede che sarà "migliorato il rapporto tra terminal e piazzali degli aeromobili, l’equilibrio volumetrico e compositivo del terminal, i flussi e i percorsi dei passeggeri e di conseguenza l’esperienza degli stessi, le condizioni di sicurezza separando i flussi di imbarchi dalla viabilità perimetrale, la possibilità di gestire contemporaneamente due voli intercontinentali, l’inserimento di eventuali ulteriori finger, l’ampliamento dell’area riconsegna bagagli e, infine, la circolazione dei mezzi di rampa".

Insomma, a leggerlo così è qualcosa di più di un semplice restyling dell’aerostazione: l’obiettivo di Toscana Aeroporti è cambiare passo e far "decollare" davvero il Galieli rendendolo uno scalo intercontinentale di prima fascia. E tutto ciò avverrà entro i prossimi 4 anni.