FRANCESCO COFANO
Cronaca

Galileo sulla Torre: la caduta dei gravi (o pesi), l'esperimento quattro secoli dopo

Performance teatrale con protagonisti il celebre scienziato e il simbolo della città

Un momento della performance dell’attore Federico Guerri

Pisa, 21 ottobre 2019 – È tornato davanti alla Torre pendente, circondato dagli sguardi incuriositi dei turisti. Per più di un’ora piazza dei Miracoli sembrava tornata indietro di 400 anni, in pieno Seicento. Galileo Galilei, o meglio l’attore Federico Guerri che per l’occasione ha interpretato il celebre scienziato, ha spiegato in rima l’esperimento della caduta dei gravi.

Secondo la leggenda, mai confermata, fu lui in persona, dalla sommità del campanile, a provare la sua intuizione secondo cui corpi con diverso peso, lasciati cadere nel vuoto, toccano terra contemporaneamente. Una teoria all’apparenza controintuitiva ma che si rivelò vera, e dunque scientifica.

Ieri il test (non una prima volta assoluta, visto che già nell’aprile del 1993 si assistette alla stessa simulazione) non è stato ripetuto dal novello Galileo ma dal suo assistente d’eccezione, Steve Shore, ordinario di astrofisica all’Università di Pisa. A precipitare nel vuoto dal sesto piano non più delle sfere come 4 secoli fa ma una bottiglia da un litro e un pacco di sale grosso da un chilo.

La spettacolare dimostrazione non è che l’antipasto dell’«International Conference on Quantum Gases, Fundamental Interactions and Cosmology», che si terrà a Pisa, seconda volta in Italia, dal 23 al 25 ottobre. Tre giorni di seminari al Polo Fibonacci in cui scienziati provenienti da tutto il mondo si confronteranno sui grandi temi della fisica, come l’origine e il destino dell’universo. Gli studiosi potranno anche godere della bellezza della città grazie ad alcuni eventi culturali.

Proprio mercoledì 23 ottobre, una volta arrivati in piazza dei Miracoli dopo aver camminato sulle mura antiche, i fisici potranno assistere alla replica della dimostrazione. Seguirà una visita all’interno del Camposanto monumentale dove l’Arcivescovo di Pisa, Monsignor Giovanni Paolo Benotto, illustrerà l’affresco «Il trionfo della Morte» di Buffalmacco.