Pisa, 8 gennaio 2025 – Il mondo è in guerra e sono le tasche degli italiani a farne le spese. I primi giorni del 2025 infatti sono già stati segnati da nuovi rincari sulle bollette di gas e luce. Nel primo trimestre del nuovo anno Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente) ha previsto un aumento del 18.2% per la fascia dei cosiddetti “clienti tipo” che usufruiscono del regime di maggior tutela. Al contrario di quello che si potrebbe pensare però nei mesi che vanno dal 1° aprile 2024 al 31 marzo 2025 la spesa media degli utenti che usufruiscono del regime di maggior tutela non subirà una grossa impennata, attestandosi all’incirca a 523 euro, registrando così un meno 2.1% rispetto al medesimo periodo a cavallo fra il 2023 e il 2024, in cui era stata registrata una spesa media di 534 euro.
Com’era prevedibile la causa dei recenti aumenti è da ricercare nel conflitto fra Russia e Ucraina, la fine dell’anno infatti ha portato con sé anche la scadenza dell’accordo fra Mosca e Kiev per il transito sicuro del metano dalla Russia verso l’Europa centrale. Fra Zelensky che si rifiuta di rinnovare l’accordo con Mosca e le basse temperature che hanno caratterizzato questo inverno, le scorte di gas Ue sono ormai giunte al termine e a farne le spese saranno i portafogli degli italiani.
Sull’argomento è intervenuto il presidente di Federconsumatori Pisa Sandro Imbraguglio il quale ha affermato "Siamo molto preoccupati in quanto temiamo che questi aumenti siano solo l’inizio di una serie di rincari che si riverseranno a cascata su altri beni - spiega Imbraguglio -. E’ inevitabile che se aumenta il prezzo del gas aumenterà anche il prezzo del pane e così via, per il 2025 stimiamo un aumento annuo di 1000 euro a famiglia". "Inoltre - prosegue il presidente di Federconsumatori - temiamo che gli aumenti del prezzo del gas non colpiscano solo le categorie vulnerabili, ma anche gli utenti del mercato libero, segnando così un ritorno alle folli tariffe che hanno caratterizzato i primi mesi del 2024".
Quali le soluzioni, e quali strategie da adottare quindi per far fronte ai rincari? "Solo il Governo ha gli strumenti necessari a stemperare l’impatto che l’aumento di luce e gas avrà sulle tasche dei cittadini, per esempio tramite una rimodulazione dell’Iva o una riforma degli oneri di sistema - afferma Imbraguglio -. Per quanto riguarda invece le strategie da adottare la situazione varia a seconda delle utenze, ai vulnerabili consiglio di aspettare almeno fino a febbraio prima di rientrare nel mercato libero e cambiare tariffa. Per gli utenti del mercato libero invece la situazione al momento è tranquilla, per cui mi limito a consigliare di monitorare le offerte tramite il portale Arera e prestare attenzione ai consumi".
Greta Ercolano