MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Gavettonata tra atenei pisani: torna il tradizionale scontro goliardico

Per la prima volta tutte e tre le università hanno partecipato alla battaglia, a suon di gavettoni, che si è tenuta in piazza San Francesco.

Un momento della gavettonata

Un momento della gavettonata

Pisa, 31 ottobre 2024 - Ieri sera la cittadinanza pisana ha assistito a un’edizione totalmente rinnovata di un tradizionale scontro goliardico: il nuovo format ha visto in campo gli allievi della Scuola Sant’Anna, da un lato, e gli studenti degli altri due atenei, dall’altro. Un lungo corteo di Allievi della Scuola Sant’Anna ha sfilato per le vie del centro cittadino a suon di tamburi, facendo sfoggio di scudi rossi e blu (i colori della Scuola) e delle “macchine vinciane” costruite e testate dagli ingegneri della Scuola. In piazza San Francesco - sede prescelta per la “gavettonata” in collaborazione con le Autorità, che hanno altresì provveduto a garantire un adeguato servizio d’ordine, di concerto con gli organizzatori dell’evento - i santannini hanno tradizionalmente inaugurato lo scontro inscenando l’Haka, celebre danza rituale della nazionale neozelandese di Rugby, alla quale sono seguiti da entrambi i lati cori d’incitamento accompagnati da tamburi e bandiere. La nuova impostazione del tradizionale evento ha abbandonato l’impianto belligerante che da sempre lo caratterizza, così, dopo ben tre tempi di gioco, le “squadre” si sono salutate con cordialità celebrando il tempo passato insieme, nel segno della gioventù universitaria e dell’amicizia. Successivamente alla battaglia, vincitori e vinti hanno proceduto alla meticolosa pulizia del campo.

"Essendo al terzo anno, non avevo mai avuto modo di vivere una gavettonata: ne ho sempre sentito parlare dai più grandi e questo aveva generato in me e nei miei compagni grande aspettativa" afferma Giulio, studente di Ingegneria della Sant'Anna. Sono molto contento di averla vissuta come un’occasione per passare una serata insieme alle altre realtà goliardiche pisane. Abbiamo passato gli ultimi giorni a costruire, nei ritagli di tempo, scudi e trabucchi: è un’attività che richiede impegno ma che poi, quando si va in piazza, dà un’enorme soddisfazione. Abbiamo ripreso anche l’Haka, la nostra storica coreografia. Momenti come la gavettonata - dice Giulio - ci fanno sentire particolarmente uniti come Scuola: abbiamo la percezione di essere parte di qualcosa di più grande, ereditando il lascito goliardico degli Allievi del passato".

“Nei tre anni in cui ho studiato qui a Pisa - ha detto Giovanni, studente di Giurisprudenza di Unipi - ho sentito parlare della grandiosità delle tradizioni delle goliardia, i cui echi sono giunti persino a Pescia, mia città di origine. Poter prendere parte a tutto questo, potersi schierare con il proprio plotone su un simile campo di battaglia, lanciare i gavettoni e alzare i nostri scudi non è solo un’occasione per divertirci, ma è anche una grandissima fonte di soddisfazione per tutti noi qui presenti. Con questa manifestazione tramandiamo - conclude - ai posteri un pezzo di goliardia che da sempre anima Pisa e rallegra i suoi studenti: perché vivere in una città universitaria non significa solo passare ore sui libri, ma anche respirare decenni di tradizioni”.