MARIO FERRARI
Cronaca

Gelato dolce, ma salato. Fra rincari e qualità. Gli artigiani si dividono: "I prezzi? Dipende..."

Coppette e coni più cari, parlano i commercianti del centro storico. Alcuni rivendicano: "Noi abbiamo mantenuto gli stessi prezzi". Ma c’è chi ribatte: "Però sono cresciuti costi delle materie prime".

Gelato dolce, ma salato. Fra rincari e qualità. Gli artigiani si dividono: "I prezzi? Dipende..."

Il gelato è uno dei «must» dell’estate

"Gelato, ma quanto mi costi!". Nella scelta tra cono e coppetta, una delle polemiche dell’estate è sul prezzo di uno dei cibi preferiti durante la calda stagione, che secondo molti clienti è aumentato a cifre sempre meno abbordabili. L’opinione di alcuni gelatai artigianali pisani è spaccata, tra chi reputa che sia un problema soltanto dei prodotti industriali e chi, come dice Vincenzo Camorcia del bar Lo Sfizio in Borgo Stretto, lamenta "una crescita non indifferente, del 20-30%, di alcune materie prime come il latte e la frutta, che ci ha costretti ad aumentare i prezzi di circa 50 centesimi sui nostri articoli. Una cifra contenuta che infatti non ci ha tolto clientela". C’è qualcuno che pensa che "tanti se ne approfittino". Franco Giaquinto, proprietario della storica "La bottega del gelato", l’attività a conduzione familiare in piazza Garibaldi, specifica che, malgrado l’aumento dei prezzi delle materie prime, ha "mantenuto lo stesso listino dei prezzi dell’anno scorso".

"Oggigiorno in qualsiasi ambito ristorativo e non – spiega il commerciante – c’è un incremento dei costi non indifferente e, secondo me, alcune persone si sono fatte prendere la mano da questa tendenza aumentando i prezzi. Parlo per la mia attività e quest’anno il costo più alto che ho riguarda il personale (10 dipendenti), ma le spese di gestione sono rimaste invariate se non lievemente diminute, quindi non trovo motivi per incrementare il costo del gelato". "La mia politica - prosegue Giaquinto - è quella di disincentivare gli alti costi e mantenere il prezzo dei miei prodotti contenuto". Una scelta, quella del commerciante, che lo ripaga dal punto di vista della clientela perché "investendo nella qualità dei prodotti ma contenendo i prezzi c’è sempre grande afflusso di persone".

Anche Gianfrancesco Cutelli, patron della celebre Gelateria De’ Coltelli sul Lungarno Pacinotti, ha mantenuto lo stesso listino dello scorso anno. Il gelataio ha spiegato che la questione dell’aumento dei prezzi per quanto riguarda i prodotti artigianali è "soprattutto una percezione delle persone, che non corrisponde a verità".

"Partendo dal fatto che rispetto agli anni scorsi non ci sono stati aumenti significativi delle materie prime - dice -, come sostiene l’Associazione costruttori macchine attrezzature per gelati, la crescita del 30% dei prezzi esiste, ma riguarda principalmente i prodotti industriali e non quelli artigianali. I gelati su stecco vengono venduti a 40-50 euro al kg, mentre le vaschette artigianali, di qualità decisamente superiore, difficilmente superano i 25-30 euro". "La merce che vendiamo - conclude - ha un costo più alto della media perché puntiamo all’alta qualità, e faccio presente che i prezzi nostri sono molto più bassi degli stati esteri".