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Gemellini morti sull'A12, ora gli indagati salgono a due

Inchiesta: omicidio colposo anche per il rappresentante della società / Luca e Andrea uccisi dal tir contro il guardrail / FOTO / VIDEO

L'incidente stradale avvenuto sull'A12 in cui sono morti i due gemellini (Ansa)

Pisa, 17 luglio 2015 - C’è un'altra persona indagata nell’inchiesta sul tragico incidente dell’A12 in cui lunedì sono morti due gemellini di 7 mesi, Andrea e Luca Brambilla ed è rimasta gravemente ferita la madre dei piccoli. Dopo l’autista del Tir, romeno, 59 anni, di Fano, la Procura ha iscritto anche il legale rappresentante della ditta "Eugenio Ferrari", sede legale a Piacenza, stabilimento operativo a Lodi.

Per entrambi il capo d’accusa è omicidio colposo plurimo e rappresenta nella sostanza un atto dovuto per consentire alla magistratura di poter procedere con tutta una serie di accertamenti tecnici irripetibili nell’ambito delle indagini che verranno iniziate proprio in questi giorni. Intanto gli inquirenti stanno cercando di fare luce sulla dinamica dell’incidente e il motivo per cui il camion abbia sbandato improvvisamente.

L’errore umano è un’ipotesi sempre presente, ma che in questo caso non sembra avere un riscontro certo. In pratica la magistratura vuole veramente capire come mai il tir che portava una cisterna avesse veramente dei malfunzionamenti all’origine (che non erano stati segnalati) oppure l’incidente è stato soltanto frutto della casualità. Dopo qualche momento di apprensione, intanto, la mamma dei due poveri gemellini, Elisa Chiricò, 32 anni, originaria di Cecina, sta meglio.

Nell’abitacolo dove sono morti i suoi due piccoli figli si è salvata rimediando la frattura del bacino. La donna, dopo aver lasciato il reparto di rianimazione, adesso si trova ricoverata a medicina.