PISAUn gennaio con ancora più freddo ma senza scarponi e sci. "Neve in pianura o a livello del mare a Pisa, Firenze in Toscana? Niente di più infondato": è questa la previsione di Andrea Pardini fondatore di Meteo Pop e di Rete meteo amatori Pisa. Scenderanno le temperature a gennaio al di sotto della media stagionale ma in un contesto meterologico privo o quasi, di precipitazioni": contina Pardini. Negli ultimi giorni, diversi articoli hanno parlato di una possibile ondata di neve in pianura in Toscana a inizio gennaio 2025, alimentando aspettative e discussioni. Tuttavia, è importante analizzare le informazioni da un punto di vista scientifico e basato sui dati attuali. "Le attuali simulazioni disponibili – riprendono da Meteo Pop - incluse quelle fornite dai modelli ensemble,o "grafici a spaghetti", mostrano una tendenza verso un calo delle temperature intorno al 5-6 gennaio 2025. Tuttavia, questo calo si posiziona in un contesto meteorologico povero di precipitazioni. In pratica, non ci sono indicazioni solide di un’irruzione di aria fredda sufficiente a portare nevicate significative in pianura". In linea generale, potrebbe verificarsi una discesa di correnti fredde, portando a condizioni di freddo secco nel periodo considerato. Tuttavia, questa ipotesi resta ancora da confermare e necessita di ulteriori aggiornamenti e verifiche. Riprende Pardini e spiega: "Si evidenzia un’anomalia termica negativa, con temperature previste inferiori alla media tipica del periodo, ma l’incertezza della previsione resta elevata. Questo tipo di proiezioni non può essere interpretato come una previsione precisa, soprattutto su scale temporali che superano i 5-7 giorni, dato che la variabilità atmosferica è ancora molto alta. Parlare di neve in pianura con così largo anticipo appare quindi scientificamente poco valido. Eventuali variazioni nei modelli potranno essere valutate nei prossimi giorni". L’ingresso di aria fredda di origine continentale, è spesso caratterizzato da condizioni di aria molto secca per la regione. Questo fenomeno è causato dalle correnti nord-orientali che, interagendo con la catena appenninica tosco-romagnola, generano un effetto föhn (o favonio). Questo processo porta al riscaldamento e all’ulteriore disseccamento dell’aria durante la discesa verso le pianure, limitando così la formazione di nuvole e precipitazioni. "In sintesi, mentre è plausibile attendersi un abbassamento delle temperature nei primi giorni del 2025, al momento non ci sono prove scientifiche sufficienti per parlare di nevicate in pianura in Toscana": conclude Pardini.Carlo Venturini
CronacaGennaio? Farà ancora più freddo. Ma in pianura basso rischio-neve