Gentilezza, la panchina davanti al carcere

Inaugurata ieri mattina alla presenza delle scuole "Sarebbe stata demolita ora ha una seconda chance".

Gentilezza, la panchina davanti al carcere

L’inaugurazione della panchina viola, nei giardinetti davanti alla casa circondariale Don Bosco di Pisa

"Nel cuore umano come in certi giardini ci sono fiori che sbocciano solo al tocco della gentilezza". E’ questa la frase che i detenuti della casa circondariale Don Bosco hanno scritto sulla panchina viola inaugurata ieri mattina, in occasione del Festival della Gentilezza, proprio nell’area verde in via San Giovanni Bosco.

La panchina, rivolta verso la Casa Circondariale, è stata realizzata riqualificandone una già esistente, proprio come simbolo di seconda opportunità nei confronti dei detenuti.

"Abbiamo voluto dare a questa panchina, rigenerata grazie al contributo dei detenuti, il colore viola che è il colore della gentilezza - ha spiegato l’assessore alle pari opportunità Gabriella Porcaro -. In questo modo la panchina, che altrimenti sarebbe stata demolita, ha avuto una seconda vita, così come anche i detenuti cercano di crearsi delle seconde opportunità".

La panchina è stata pensata anche, ha sottolineato Porcaro, "per i familiari dei detenuti che vengono a trovarli e che potranno aspettarli qui quando usciranno, dopo aver scontato la loro pena".

Erano presenti all’inaugurazione anche la classe 1^ A dell’Istituto Comprensivo Galilei, il primo Istituto comprensivo in Italia ‘costruttore di Gentilezza’, e le classi terze e quarte della scuola primaria Morroni di San Giuliano Terme.

"Presentiamo la panchina realizzata dai detenuti davanti ai bambini perché gentilezza e servizi educativi si integrano - ha spiegato l’assessore alla gentilezza Riccardo Buscemi -. Siamo noi a dover insegnare ai nostri bambini ad avere un atteggiamento di gentilezza che non è solo un modo formale di porsi e parlare bene, ma è un atteggiamento mentale di rispetto verso se stessi e gli altri, un qualcosa che favorisce e rasserena i rapporti".

Proprio i bambini sono poi intervenuti per spiegare cosa per loro significa gentilezza, "dimostrando con le loro idee di avere quella sensibilità e genuinità che noi non più giovani abbiamo perso nel corso del tempo", ha concluso Buscemi.

Hanno preso parte all’inaugurazione anche la consigliera provinciale Maria Antonietta Scognamiglio, il direttore della casa circondariale Don Bosco Tazio Bianchi e alcuni esponenti dell’associazione "Costruiamo Gentilezza" tra i quali Germana Delle Canne.

S.T.