
«Cinque anni di rinvii, silenzi e risposte vaghe»: la denuncia della capogruppo di Uniti per Calci Serena Sbrana
"Cinque anni di rinvii, silenzi e risposte vaghe. La gestione dei cimiteri comunali di Calci è diventata un simbolo di inefficienza amministrativa". Lo denuncia la capogruppo di Uniti per Calci, Serena Sbrana, definendo "fallimentare la revisione del Piano economico finanziario legato all’ampliamento del cimitero della Propositura e alla gestione complessiva del sistema cimiteriale ed è per questo inaccettabile che a una nostra interrogazione l’assessore Marras abbia risposto con un generico invito alla pazienza" e annunciando di avere segnalato il caso alle autorità competenti: in particolare Corte dei conti, ma anche alla Procura della repubblica e all’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione. Una situazione, ricostruisce Sbrana, che parte "nel novembre 2020, proprio grazie una richiesta di accesso agli atti di Uniti per Calci che permise di svelare l’esistenza di un confronto tra l’amministrazione e il concessionario Ati Fegatilli-Ponteverde che aveva chiesto una revisione del Pef: da allora e dopo vari passaggi siamo arrivati a oggi senza che la questione sia stata risolta". Secondo la consigliera di opposizione, "Marras ha ammesso che non ci sono stati sviluppi, sostenendo che gli uffici non hanno avuto tempo e che bisogna attendere ancora, intanto, le opere di investimento che interessano il cimitero della Propositura restano ferme, poiché bloccate dalla richiesta di revisione del documento finanziario, ma cinque anni di attese senza risposte sono troppe e perciò abbiamo chiesto di istituire una commissione di controllo e garanzia e abbiamo segnalato il caso a Corte dei Conti, Procura e Autorità Nazionale Anticorruzione". "Abbiamo esaurito la pazienza – conclude Sbrana – e ora chiediamo conto di questa scandalosa gestione a tutti i livelli, perché i cittadini calcesani meritano risposte e non ulteriori inerzie".