Gianfaldoni confermato al timone degli Amici del Gioco del Ponte

Nel nuovo direttivo anche Mariano Bizzarri Ollandini ed Eugenio Ricci: le iniziative del prossimo triennio

di Michele Bufalino

PISA

Secondo mandato per Stefano Gianfaldoni come presidente dell’associazione Amici del Gioco del Ponte. Gianfaldoni era approdato al vertice nel 2021, dopo la scomparsa dello storico presidente Umberto Moschini. Il nuovo consiglio direttivo procederà con le attività tradizionali e numerose iniziative, in continuità col precedente. Eletti come consiglieri Stefano Gianfaldoni che ha assunto la carica di presidente, Michele Barbieri, vicepresidente, quindi Cesare Cai, Nicola Piegaja, Tommaso Prescimone, Eugenio Ricci e Mariano Bizzarri Ollandini. Ad affiancare con cariche non elettive il segretario Carlo Lazzeroni e il tesoriere Massimo Bianchi. L’associazione Amici del Gioco del Ponte procederà con le attività tradizionali e le sue numerose iniziative, dal "Dì di Sant’Antonio Abate", passando per il capodanno pisano, con l’associazione che è una delle prime organizzatrici dell’evento grazie al compianto Umberto Moschini. Iil concorso di poesia e vernacolo in collaborazione col periodico "Er Tramme", così come Il premio Morione, in collaborazione con Confesercenti e il tradizionale Concorso Fotografico. Da ricordare che Gli Amici del Gioco del Ponte, come da modifica dello statuto, aderisce alle normative del terzo settore e svolge attività di promozione sociale tramite il Gioco del Ponte. "Nell’assemblea - ha dichiarato il presidente Gianfaldoni - sono state parzialmente rinnovate tutte le cariche per il consiglio direttivo nel prossimo triennio. Tra le aggiunte l’ingresso dei nuovi consiglieri Mariano Bizzarri ed Eugenio Ricci. Con onore ricevo il mandato dell’associazione anche per il prossimo triennio. Il consiglio avrà tanti obiettivi da raggiungere. Vogliamo puntare ad allargare la base associativa. Siamo tutti amici del Gioco, impegnati nel cercare di migliorare questa manifestazione storica, con un’attività partecipata e condivisa da tutti. La nostra associazione è spalancata e viva, vogliamo rilanciare insieme il Gioco del Ponte". Nel 2020 l’associazione ha compiuto 50 anni di attività. Dopo la morte di Moschini gli Amici del Gioco ripartirono sotto una nuova veste, ma sempre determinati e predisposti a continuare il loro ufficio, ovvero servire Pisa e il Gioco. A raccogliere l’eredità morale di Moschini fu proprio Gianfaldoni, per dieci anni vicepresidente del sodalizio. "La città ha ancora bisogno degli insegnamenti che ci ha lasciato Moschini - dice Gianfaldoni -. Su tutti: servire Pisa, le proprie tradizioni, servire il Gioco del Ponte. Non per servirsene".