di Gabriele Masiero
"Nel 2020 davano tutti la Ceccardi possibile e invece nelle prime due settimane di settembre dimostrammo ai toscani che noi eravamo più affidabili per la Toscana e distanziammo di 8 punti la destra". Parte da qui il presidente della Regione Eugenio Giani, intervistato dal vicedirettore de La Nazione, Luigi Caroppo, alla Festa regione dell’Unità per spronare la base dem "a convincere gli elettori che la sceltà è tra chi, sostenendo Draghi, ha dimostrato affidabilità e chi invece vuole portarci a confrontarci solo con Orban e la parte residuale dell’Europa". Ma il governatore adotta lo stesso filo conduttore anche per parlare di temi più strettamente legati ai territori della costa toscana: rigassificatore di Piombino, il caso Coltano e le prossime amministrative di giugno a Pisa quando il Pd proverà a riconquistare la città della Torre oggi guidata dal centrodestra. "A Piombino - spiega il presidente Giani - dobbiamo coniugare le istanze locali con l’interesse nazionale. Darò l’autorizzazione entro il 29 ottobre solo se avrò tutti i necessari pareri tecnici per garantire la sicurezza. Ma questo non può essere un tema da campagna elettorale come fa la destra, con il sindaco che sorride ai tavoli istituzionali e poi si traveste da capopopolo alle manifestazioni, ma anche certa sinistra".
Sulla nuova base militare dei carabinieri a Pisa, Giani ribadisce che secondo lui "la soluzione migliore resta quella di Pontedera, a un minuto di distanza dall’imbocco della Fi-Pi-Li che con dieci minuti di percorrenza permette di raggiungere l’aeroporto militare". Tuttavia il governatore toscano non vuole strappi con il sindaco di Pisa, Michele Conti, pur criticando "la sua scelta di indire intempestivamente un’assemblea pubblica che ha dato la stura a posizioni populistiche", si dice sicuro che ormai "si è impostato un lavoro che porterà a soluzioni positive entro settembre-ottobre, anche se l’area di Ospedaletto dopo i sopralluoghi non è stata giudicata idonea dai carabinieri, ma sono convinto che si possa trovare un’intesa definitiva anche sfruttando alcuni immobili, appositamente riqualificati, del parco di San Rossore".
Infine, sulle elezioni a Pisa Giani ricorda che "la città è progressista e il Pd deve individuare in fretta un candidato sindaco capace di sfidare Conti, ma non può ignorare l’ala riformista: per questo ha fatto bene il segretario nazionale Enrico Letta ad ascoltare il partito locale e a sostenere la posizione secondo la quale la candidatura migliore all’uninominale della Camera era quella di Stefano Ceccanti e non quella di Nicola Fratoianni".