
Gioia Tramontana in una notte epica e infinita Finisce allo spareggio. Edizione spettacolare
di Saverio Bargagna
Ebbene, ancora una volta i colori di Tramontana spengono il sole di Mezzogiorno, ma stavolta sudando infinite fatiche e spuntandola soltanto allo spareggio. Solo a notte fonda Borea adempie alla promessa contenuta nella dichiarazione di sfida lanciata cinque ore prima ai cavalieri australi: "che il successo arrida ai nostri valorosi armati. Numquam retrorsum".
Merito di Mezzogiorno che ha condotto il Gioco attraverso una strategia esemplare che, di fatto, ha annullato il grave "gap" di presentarsi con una squadra in meno a causa delle note squalifiche che hanno cancellato il Sant’Antonio. Tuttavia, la Parte Australe ha deciso di scommettere l’intera posta in palio sulla sfida fra San Martino e San Michele e ha avuto pienamente ragione: i rossoneri hanno messo al tappeto – dopo 26 anni di successi mai interrotti – le Aquile in un combattimento che resterà nella storia.
La prima mossa è Boreale è gli strateghi lanciano sul Ponte i Mattaccini (già si vociferava nel pre-gara di un possibile ’sacrificio’ al buio) a cui Mezzogiorno risponde con San Marco (prima fascia). Vittoria Australe in nove minuti e quinto successo consecutivo per il quartiere dell’aeroporto. Nel secondo combattimento Mezzogiorno schiera i Leoni (seconda fascia - sempre ko dal 2015) e Tramontana pareggia i conti affidandosi a San Francesco che torna a vincere il paliotto dopo due ko consecutivi.
La fase centrale della battaglia segna ulteriore parità. Importante il duello fra Satiri e Dragoni – in teoria scontro alla pari – che segna il punto per Borea. Mezzogiorno però perviene al pari sfruttando una prova gagliarda dei Delfini che tornano a gioire dopo cinque ko consecutivi piegando velocemente il Santa Maria. E’ a suo modo, una svolta.
Ma il vero colpo di scena è la vittoria di uno straordinario San Martino: un combattimento eterno che stavolta diviene epico. Diciotto minuti di perfetta parità con San Michele che prova a forzare il ritmo, ma poi cede di fronte ad una serie di attacchi micidiali. Le Aquile non perdevano dal 1997. Nell’ultima sfida il Calci si libera facilmente del Sant’Antonio pareggiando i conti e portando il Gioco allo spareggio.
Ulteriori sorprese in extremis: le due parti si affidano alle rispettive Leggende. Tramontana porta sul ponte lo storico capitano Roberto Biagi (capitan Bob), Mezzogiorno risponde con Cristiano Scarpellini (vero factotum). Tredici minuti e la gioia resta sulle rive più a Nord dell’Arno. Un Gioco bellissimo.