
"Giudici molto attenti Bene la ricerca della verità"
Il processo si allunga. Un ulteriore accertamento che la famiglia di Scieri legge "positivamente". Il fratello Francesco commenta: "Tutto quello che serve per accertare la verità è importante". E l’avvocato di parte civile Ivan Albo: "Le testimonianze riguardano il momento in cui sarebbe rientrato in caserma Pascarella quella notte rispetto a Rocchi. Pascarella che dovrebbe confermare la testimonianza di Meucci, test chiave rispetto alla presenza dei tre imputati". "Noi riteniamo che fosse presente per un riscontro utile – aggiunge – La corte ha mostrato di voler essere estremamente puntuale. Un elemento di grande serenità per le parti".
Sulla base all’articolo 507 del codice di procedura penale, la Corte di assise (presidente Beatrice Dani, a latere Zucconi) ha ritenuto "necessario", prima della decisione finale, infatti, ascoltare tre testimoni inizialmente indicati dalla Procura a cui tuttavia i pubblici ministeri (il procuratore Crini e il sostituto Restuccia) avevano poi rinunciato. Il processo è riaggiornato al 13 luglio quando verranno sentiti i testi: tre donne che erano già state ascoltate nel 1999 nel corso delle indagini dopo la morte di Lele.
Una ordinanza "prevista dal codice – precisa l’avvocato di Zabara, Andrea Di Giuliomaria, mentre Cariello, difensore di Panella, rispetta la volontà del suo assistito, assente non commentando – C’è ancora da capire degli aspetti in ordine a fatti che non erano lineare. Quindi è stato disposto un approfondimento. Sono passati 20 anni, vedremo quale sarà il ricordo e se potrà determinare 20 anni di galera".
An. Cas.