REDAZIONE PISA

Glance of Freedom di Francesco Fornaini trionfa al Montecatini Film Festival

Il cortometraggio pisano celebra l'amore e l'inclusione, vincendo nella categoria 'Bio and Arts'.

Cinema "Glance of freedom"

. In foto il momento della premiazione al Montecatini International Short Film Festival del cortometraggio. «Glance of Freedom» di Francesco Fornaini

PISASi intitola "Glance of Freedom" il cortometraggio diretto dal fotografo pisano Francesco Fornaini che ha trionfato nei giorni scorsi nella categoria "Bio and Arts" al prestigioso Montecatini International Short Film Festival. "Un inno all’amore puro - spiega il regista - per lanciare un messaggio chiaro: nessuno dovrebbe nascondere chi è o ciò che prova".

L’opera, ambientata a Firenze nel 1512, racconta la rivolta di trenta giovani aristocratici, noti come "I Compagnacci", che sfidarono le leggi oppressive del tempo contro l’amore tra persone dello stesso sesso. "Glance of Freedom" è stato presentato in anteprima internazionale a Osaka a fine ottobre conquistando il pubblico per la sua forza narrativa e il messaggio universale di inclusione e libertà.

Come mai la scelta di intrecciare presente e passato? "Raccontare una storia del passato e riportarla nel presente non è solo un atto di memoria, ma un invito a riflettere. È un richiamo a spezzare questo ciclo, a riconoscere che la diversità è una forza e che il nostro presente ha il potere di riscrivere il futuro. Solo abbracciando l’amore in tutte le sue forme possiamo costruire una società più libera e inclusiva".

Quanto ha contribuito la sua esperienza di fotografo nella regia del corto? "Molto. Come fotografo ho sviluppato una sensibilità particolare per la luce, i dettagli e l’estetica visiva, e in questo modo cerco di creare inquadrature che non siano solo tecnicamente accurate, ma anche ricche di significato. L’obiettivo è rendere ogni frame una narrazione visiva autonoma, capace di comunicare intensità e atmosfera".

Ha partecipato al cortometraggio anche una guest star, Sergio Forconi. "Averlo in questo progetto è stato un onore: la sua presenza non solo ha arricchito il lavoro, ma mi ha anche trasmesso sicurezza grazie alla sua esperienza e alla sua capacità di dare profondità a ogni scena".

Prossimi progetti? "Con questa regia ho capito che raccontare storie è ciò che davvero mi appaga, perciò penso che il mio impegno come regista continuerà. Guardando al futuro, vorrei realizzare opere che non solo intrattengano, ma lascino un’impronta negli spettatori. Del resto, ogni progetto è una nuova opportunità per esplorare temi e emozioni, trasformandoli in immagini".