Gli angeli del fango. Premio nazionale per la volontaria Martina Rafanelli: “Con chi ha perso molto ma ci ha dato tutto”

l'apertura dei lavori veri e propri dell'Assemblea con la Relazione annuale del presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia

l'apertura dei lavori veri e propri dell'Assemblea con la Relazione annuale del presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia

Cascina, 23 giugno 2024 –  Martina Rafanelli, 26enne di Cenaia volontaria della Misericordia di Vicarello, ha ricevuto la benemerenza all'Assemblea nazionale delle Misericordie d'Italia per il suo supporto alla popolazione emiliano-romagnola durante l'alluvione a Forlì.

Come si sente ad aver ottenuto un riconoscimento tale? «Questa benemerenza non fa differenza, la vera differenza è stata andare lì. Sono stata a Forlì per quattro giorni e tre notti : il servizio iniziava la mattina alle 7 e finiva alle 18 quando faceva buio. È stata un'esperienza indimenticabile«. Cosa dovevate fare di preciso? «La nostra mansione era quella di realizzare delle catene umane per svuotare le case e i garage alluvionati da quello che ormai era da buttare. Noi cercavamo di non gettare tutto, visto che spesso erano oggetti che avevano un significato profondo per la gente«. Com'era stare a contatto con persone che avevano subito un simile trauma? «Ho vissuto il calore delle persone che, nonostante avessero perso molto, ci ha dato tutto quello che potevano, chiedendoci ogni volta se avessimo bisogno di un bicchier d'acqua o un caffè. Erano premurosi e gentilissimi ed è stato molto toccante«. C'è stato qualcosa che l'ha colpita particolarmente? «Sì. L'ultimo giorno di servizio una signora mi ha consegnato una lettera scritta a mano di ringraziamenti per ciò che avevamo fatto. È stato molto commovente. Poi un'altra cosa che mi ha fatto piacere è aver ricevuto oggi il premio dal sindaco Michelangelo Betti«. Come mai? «È stato il mio professore al liceo all'istituto biologico 'Gambacorti' di Pisa. Insegnava inglese. Può immaginare cosa vuol dire essere premiata da un ex professore...«. Da quanto tempo presta servizio nella Misericordia di Vicarello? «Da tre anni. Tutto è iniziato grazie al servizio civile che ho svolto due anni fa, durante il periodo del covid, e mi è piaciuto al punto tale che sono rimasta come volontaria in questa meravigliosa famiglia«. La benemerenza di oggi è un discreto sprono per continuare. «Sicuramente sì, tanto continuare quanto dare ancora di più. La giornata di oggi è stata veramente soddisfacente: è la conferma che quello che facciamo come grande famiglia delle Misericordie dà i suoi frutti a livello personale e umano. Mi sento appagata«. Mario Ferrari