Gli anni ‘50 e i pisani di un tempo

Da Sabatino, il suonatore cieco di ocarina, alla trattoria “Cucciolo”

Copertina di "Er Tramme"

Copertina di "Er Tramme"

Pisa, 20 luglio 2024 – Personaggi e situazioni che hanno animato la città nella seconda parte del ‘900 vengono messi a fuoco nell’ultimo numero del periodico “Er Tramme”, trimestrale di vernacolo pisano e delle tradizioni popolari diretto da Benozzi Gianetti. Figure e momenti di vita indimenticabili molti dei quali affidati alla penna di Lorenzo Gremigni. Anni del secondo dopoguerra, quando Sabatino, il suonatore cieco di ocarina, seduto su uno sgabello in Borgo Stretto o sui lungarni soleggiati, chiedeva una piccola offerta in cambio di una copia d’annata del Sesto Caio Baccelli, infallibile contenitore di previsioni. Un ultimo ricordo di Bruno Bardi, il re della goliardia pisana, scomparso quando mancava appena un mese a festeggiare i suoi 101 anni di vita, precede il racconto su cosa accadeva in città nelle estati che vanno dal 1946 al 1960.

L’estate pisana era “il trammino” e ce ne parla Paola Pisani cogliendo frammenti di vita vissuta in quei chilometri che dividevano, così densi di aspettative, la città dal mare. Simone Bulleri racconta Jack Giordani e Alberto Mammini, uno degli interpreti di punta della sue molte esilaranti commedie, né manca il ricordo della trattoria “Cucciolo”, in piazza la Pera, il regno di

Umberto Castiglioni e di Graziella Gerbi, ormai scomparsi.