ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Gli esodati del reddito di cittadinanza. A Pisa tremano 3311 famiglie. Caaf di tutta la provincia tempestati di telefonate

Con luglio finisce il pagamento del sussidio e qualcuno ha già ricevuto l’sms inviato dall’Inps per comunicare la sospensione dell’erogazione

La manifestazione nazionale "Ci vuole un reddito" organizzata da associazioni e sindacati

Pisa, 1 agosto 2023 – Sono 3311 i nuclei familiari in provincia di Pisa che percepiscono il reddito di cittadinanza. O meglio, lo percepivano. Infatti, alcuni di loro in questi giorni hanno ricevuto il fatidico messaggio di sospensione, mandato dall’Inps via sms, 23mila i messaggi di addio soltanto in Toscana.

"Domanda di reddito di cittadinanza sospesa come previsto dall’articolo 48 del decreto-legge 20/23 in attesa eventuale presa in carico dei Servizi sociali", recita il testo del messaggio - oggetto di polemiche anche per il metodo e la modalità con cui tale avviso è stato mandato - con cui in molti sono stati "licenziati" dalla misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà introdotta ormai nel lontano 2019 (pre-covid) dal primo governo Conte. Secondo i dati dell’Osservatorio sul reddito e pensione di cittadinanza, nel mese di giungo in provincia di Pisa, sono state 5970 le persone coinvolte, con un importo mensile medio di 503,04 euro.

“Le sedi dei servizi della Cgil in questi giorni registrano un aumento delle telefonate e delle richieste di informazioni di percettori, altamente preoccupati per il venir meno della misura – annuncia con una nota Cgil Toscana che lancia un allarme -. Tante persone si ritroveranno senza sostegni. La responsabilità politica di questa scelta sul reddito di cittadinanza è tutta del governo che continua nella guerra ai poveri anziché alla povertà". Il sindacato ha inoltre annunciato una mobilitazione nei prossimi giorni.

“Luglio è stato l’ultimo mese di pagamento del sussidio – spiega Riccardo Perosa, direttore Caaf Cgil area di Pisa -. I nuclei familiari in cui sono presenti soggetti che vanno dai 18 ai 59 anni (quindi, soggetti occupabili) dovranno iscriversi da settembre in poi alla nuova piattaforma per accedere al supporto per la formazione e il lavoro. Il reddito di cittadinanza, invece, continuerà ad essere concesso regolarmente fino alla fine dell’anno nel caso in cui all’interno del nucleo familiare siano presenti minori, persone disabili o con più di 60 anni".

"Al momento della sospensione – continua Perosi -. Verrà meno anche il versamento d’ufficio dell’Assegno Unico e Universale e i nuclei familiari aventi diritto per cui dovranno presentare autonoma domanda per il riconoscimento dell’assegno". Ad annunciare la mobilitazione è anche Usb Pisa che dà appuntamento per un presidio mercoledì alle 11 davanti alla sede Inps di Pisa in Piazza Guerrazzi.

"Sono più di tremila i nuclei familiari nella provincia di Pisa che rischiano di rimanere senza alcun sostegno!. E sono 23mila sms recapitati in Toscana. Con più di 20mila persone su un totale di 53mila percettori che non avranno più diritto ad alcun sostegno secondo le stime dell’Irpet – denuncia il sindacato di base -. Mentre altri dovranno essere presi in carico dai servizi sociali dei comuni e centri per l’impiego che già lamentano l’insufficienza di risorse determinati con i tagli del governo centrale".

Enrico Mattia Del Punta