di Michele Bufalino
PISA
Per la terza volta consecutiva l’Arena Garibaldi dovrà attestarsi a una capienza ridotta, in attesa dell’ultima riunione di questo pomeriggio da parte della commissione provinciale di vigilanza che dovrà approvare, dal punto di vista della sicurezza, quanto fatto negli ultimi giorni da parte del Comune di Pisa per la manutenzione straordinaria dell’impianto oppure prendere decisioni ancora più drastiche. Intanto quei 7928 spettatori complessivi a cui è stata ridotta la capienza dell’impianto, con la gradinata sempre a quota 945, restano ad oggi il punto più basso dello stadio pisano che, in 30 anni, è passato dai 35mila posti a disposizione dell’era Anconetani, fino al minimo sindacale odierno.
A partire da Pisa-Lecco del mese scorso, quando si presentarono i crolli dei calcinacci del settore di gradinata, passando per Pisa-Como e, domani, Pisa-Brescia, la società nerazzurra ha perso circa 50mila euro in mancati introiti a partita. Numeri importanti tra mancati incassi e non solo, considerando che, annualmente, la quota generale di abbonati e biglietteria complessiva, si avvicina ai 2 milioni di euro per il Pisa Sporting Club.
La situazione di stallo e le tempistiche troppo lunghe con cui le commissioni stanno decidendo sul da farsi prima di ogni partita costringono la società nerazzurra a mettere in vendita i tagliandi solo all’ultimo momento, con problemi che si ripercuotono sulla tifoseria, oltre ad essere un danno per la parte economica del sodalizio pisano. Ad oggi però la prevendita per la tribuna inferiore e superiore non è ancora iniziata e potrà cominciare solo dopo l’ultimo via libera della commissione, mentre con un’abile mossa il Pisa è riuscito almeno a spostare parte dei propri abbonati in tribuna, mettendo in vendita una manciata di biglietti per la parte agibile della gradinata, venendo incontro ai propri supporter con uno sconto importante. Non è però un momento felice per la tifoseria. Gli spettatori infatti sono in costante calo e ciò è dovuto da tanti fattori. I risultati hanno tardato ad arrivare e anche la Curva Nord si è fatta sentire con le sue critiche costruttive nel proprio comunicato in occasione di Pisa-Como. Dopo l’iniziale entusiasmo registrato durante la partita casalinga contro il Parma, che ha visto la presenza di 8030 tifosi ma è terminata con una sconfitta per 1-2, il numero di spettatori è gradualmente diminuito.
Nel match di metà settembre contro il Bari (1-1), si sono contati 7663 tifosi, mentre con il Cosenza il numero è sceso ulteriormente a 7099. Contro il Cittadella soli 6234 tifosi presenti e la situazione non è migliorata con Pisa-Lecco (6256), né con Pisa-Como (6324). Mai così pochi spettatori nel corso della presidenza Corrado, con un ulteriore rischio. Se mai la capienza dovesse scendere sotto i 5500 o bisognerà cambiare stadio oppure si dovrà giocare a porte chiuse, ma solo per un numero limitato di eventi col rischio di essere estromessi dal campionato. Uno scenario apocalittico per fortuna ancora lontanissimo dalla realtà.