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Un grave infortunio sul lavoro si è verificato ieri mattina, poco prima delle 8, alla Corning (ex-Kimble)
Un grave infortunio sul lavoro si è verificato ieri mattina, poco prima delle 8, alla Corning (ex-Kimble), azienda americana operante nel settore del vetro farmaceutico, in via Montelungo.
Un operaio di 29 anni di origini ucraine ha subito l’amputazione di una mano dopo che l’arto è rimasto incastrato in un macchinario. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane, assunto pochi mesi fa, sarebbe rimasto intrappolato con la mano destra all’interno di una tramoggia, un contenitore a forma di imbuto utilizzato nei processi industriali per convogliare materiali sfusi, come granuli, polveri o liquidi, verso macchinari di lavorazione o trasporto.
Nonostante la gravità dell’incidente, l’operaio è rimasto sempre cosciente e lucido.
Sul posto sono intervenuti i soccorritori della Pubblica Assistenza di Pisa con un infermiere e i vigili del fuoco. L’uomo è stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Cisanello e successivamente trasferito al Cto di Careggi per un possibile intervento chirurgico.
Sull’incidente, sul quale viene mantenuto il massimo riserbo, indagano la polizia con il dipartimento di igiene e sicurezza sul lavoro dell’Asl Toscana nord ovest intervenuto con i propri tecnici. Il 29enne sarebbe - da quanto affermato da sindacalisti-, stato assunto tra ottobre e novembre dall’azienda di via Montelungo.
Non è ancora stato chiarito, tuttavia, se fosse un dipendente diretto o impiegato tramite una società in subappalto.
I vertici della Corning, contattati da La Nazione, hanno preferito non commentare, sottolineando come le indagini sull’accaduto siano ancora in corso.
"È l’ennesimo grave episodio verificatosi nel Pisano – ha commentato il sindacato di base Cub di Pisa – a conferma che non si può abbassare la guardia rispetto agli infortuni sul lavoro e alle molte situazioni di insicurezza che si registrano quotidianamente. È ormai evidente che non esistono contesti privi di rischi, non possiamo arrenderci all’ineluttabilità dei fatti. Rivolgiamo un augurio di pronta guarigione al lavoratore, nella speranza che sia fatta piena luce sull’accaduto".
Enrico Mattia Del Punta