Un percorso diagnostico terapeutico assistenziale integrato sulle gravidanze a rischio è stato elaborato in questi ultimi mesi all’interno dell’area vasta nord ovest, su un territorio di 6.586 chilometri quadrati di superficie, per 1 milione e 250 mila abitanti e circa 9.000 gravidanze ogni anno, con il coordinamento del responsabile della Unit di medicina materno fetale dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana (Aoup), Carlo Luchi, e del direttore dell’area Ostetricia e Ginecologia dell’Asl Toscana Nord Ovest, Roberto Marrai.
L’area vasta, spiega una nota delle due aziende sanitarie, "rappresenta infatti il livello ottimale, nell’ambito del quale valorizzare, perseguendo l’integrazione dei servizi, l’organizzazione della rete ospedaliera e specialistica con un percorso che inizia in prossimità del cittadino, anche grazie alle attività consultoriali, e prosegue attraverso i vari nodi della rete, in cui sono assicurate qualità e sicurezza: in pratica, il percorso parte dal territorio, dove avviene anche una prima selezione dei casi, grazie anche alla presenza di ambulatori Gar (gravidanza alto rischio) che si confrontano con i rispettivi Gar ospedalieri Asl e con la Unit dell’Aoup quando si tratta di Gara (gravidanza alto rischio avanzato)".
Le azioni coordinate coinvolgono professionisti provenienti da diverse specializzazioni mediche creando un’essenziale collaborazione tra ostetrici, ginecologi, neonatologi, specialisti in medicina materno-fetale e altre figure chiave del sistema sanitario. Tra i vantaggi principali di questa gestione coordinata ci sono sicuramente la condivisione di informazioni e opinioni, che facilita decisioni informate e personalizzate ad ogni situazione, la riduzione dei rischi e il supporto completo, in ogni fase, alla madre e al feto. Nel 2025 verranno aggiunti ulteriori campi di applicazione.
Ecco i nomi di tutti i professionisti che hanno reso possibile l’iniziativa: per il settore Qualità hanno collaborato Maria Chiara Dell’Amico (Asl) e Federica Marchetti (Aoup), hanno invece gestito i dati ed elaborato il percorso diagnostico terapeutico assistenziale per l’Asl Gemma Picciarelli, Barbara Quirici, Giulia Fantoni, Giulia Calonaci, Giovanna Casilla, Manolo Centofanti, Catia Guidi, Veronica Lazzarini, Giovanni Lencioni, Cinzia Luzi, Martina Marmorato, Patrizia Monteleone, Filippo Ninni, Vincenzo Viglione, Enrico Capochiani e Federico Simonetti (ematologia), Giacomo Allegrini e Sara Donati (oncologia), Graziano Di Cianni e Cristina Leoncini (diabetologia), Gianluigi Occhipinti (reumatologia) ed Emanuela Bernardini (anestesia). Per l’Aoup hanno lavorato in particolare: Arianna Carmignani, Francesca Monacci, Chiara Ietto, Chiara Borrelli, Stella Zandri, Martina Benvenuti, Raffaella Cattani, Lorella Battini, Paola Del Chiaro e Barbara Pesetti (anestesia), Chiara Tani e Marta Mosca (reumatologia), Emanuela De Marco e Gabriella Casazza(Oncoematologia pediatrica), Alessandra Bertolotto e Michele Aragona (diabetologia), Sara Galimberti e Federica Ricci (ematologia), Valentina Gelsi, Federica Pancetti e Federica Lunardi.
Il percorso è stato concordato e avallato dalle direzioni aziendali e da direttori di strutture, dipartimenti ed aree, tra cui Tommaso Simoncini (Ostetricia e Ginecologia 1 Aoup), Pietro Bottone (Ostetricia e Ginecologia 2 e direttore del dipartimento Materno infantile Aoup), Luigi Gagliardi, direttore del dipartimento Materno infantile Asl, Andrea Lenzini, direttore del dipartimento delle Professioni infermieristiche e ostetriche Asl; Rosa Maranto, responsabile della rete consultoriale Asl.