MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Greenpeace a Pisa per analizzare l'acqua potabile contro le sostanze cancerogene

L'organizzazione ambientalista ha raccolto dei campioni in piazza del Duomo per cercare delle Pfas, inquinanti eterni che contengono sostanze cancerogene e difficilmente smaltibili dal corpo umano.

Pisa, 24 settembre 2024 - La spedizione “Acque senza veleni” di Greenpeace Italia arriva a Pisa per raccogliere campioni di acqua potabile alla ricerca di PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche), un gruppo di sostanze chimiche pericolose per la salute e conosciute come “inquinanti eterni”, molto comuni per gli scarichi di aziende conciarie e tessili. L’obiettivo dell’organizzazione ambientalista è realizzare la prima mappatura indipendente della contaminazione dell’acqua potabile a livello nazionale. I dati relativi ai campionamenti saranno diffusi a inizio 2025.

Oltre a Pisa e Pontedera, in Toscana Greenpeace Italia effettuerà campionamenti a Orbetello, Grosseto, Rosignano Solvay, Livorno, Viareggio, Massa, Carrara, Aulla, Firenze, Empoli, Poggio a Caiano, Agliana, Pistoia, Montemurlo, Prato, Poggibonsi, Siena, Arezzo, Montevarchi.

Una volta dispersi nell’ambiente, i PFAS si degradano in tempi lunghissimi e possono inquinare fonti d’acqua, aria e coltivazioni. Attraverso l’acqua e gli alimenti, queste molecole possono quindi diffondersi nel nostro sangue, con gravi rischi per la salute. Una di queste sostanze, il PFOA, è stato classificato come cancerogeno per le persone, mentre l’esposizione a diverse molecole PFAS può causare problemi alla tiroide, diabete, danni al fegato e al sistema immunitario, cancro al rene e ai testicoli e impatti negativi sulla fertilità.

Greenpeace a fine luglio aveva già prelevato dei campioni di acqua potabile a Lucca e a Capannori e i risultati, seppur preliminari e da confermare ulteriormente, evidenziavano la presenza di PFAS in entrambi i punti di prelievo. Nonostante la presenza delle sostanze fosse di circa 54,1 nanogrammi per litro a Lucca, questi sono livelli che in alcuni Paesi, per esempio gli Stati Uniti, non sarebbe considerata sicura per la salute umana.

"Solo pochi mesi fa, in collaborazione con Presadiretta - spiega il responsabile della campagna "Acque senza veleni" Giuseppe Ungherese -, abbiamo denunciato la presenza di PFAS in diversi corsi d’acqua toscani. Oggi siamo qui in Toscana per raccogliere campioni di acqua potabile in diverse città, per verificare qual è la situazione e per sensibilizzare la popolazione. Non ci tranquillizza però il fatto di aver già trovato queste sostanze in alcuni campioni raccolti poche settimane fa a Lucca e Capannori. Chiediamo con urgenza alle istituzioni locali e nazionali di garantire acqua pubblica sicura per tutti: vogliamo bere acqua pulita, libera da veleni".