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L’astronomo Fabrizio Bernardi
La sicurezza del pianeta dalle minacce provenienti dallo spazio passa da Navacchio. Non si parla di invasioni aliene ma dei rischi, tornati alla ribalta sulla cronaca proprio in questi giorni, delle collisioni con asteroidi, detriti o satelliti che, nei locali del Polo Tecnologico di Navacchio, sono costantemente monitorati dall’occhio vigile di SpaceDys. Nata nel 2011, si tratta di un’azienda composta da un team di matematici dell’Università di Pisa, che hanno deciso di mettere a frutto le loro competenze nel settore dell’aerospazio. SpaceDys è l’unica al mondo che, insieme a Nasa ed Esa (Agenzia Spaziale Europea), si occupa di monitorare gli oggetti che orbitano attorno alla Terra per verificare se possono rappresentare un pericolo per il nostro pianeta, per i satelliti o per le stazioni spaziali. "Ci possono definire il sistema di allarme dello spazio - dice il responsabile del progetto SpaceDys, Fabrizio Bernardi -. Una volta tramontato il sole, facciamo luce su ciò che abbiamo sopra la testa. I telescopi ci mandano le immagini, noi estrapoliamo i dati e se emergono problemi avvisiamo gli organismi preposti che si attivano con deflessioni o distruzioni delle minacce. Il tutto per rendere lo spazio del sistema solare sempre più accessibile e permettere così all’umanità di esplorare in sicurezza i nuovi mondi".
Un’attività che riguarda il monitoraggio dei detriti, satelliti (che sono decine all’anno) ma anche asteroidi come "Apophis", che spaventò il mondo interno nel 2004 e che venne scoperto proprio dagli scienziati di Navacchio, e "2024YR4", il corpo celeste che proprio in questi giorni minacciava di colpire il nostro pianeta nel 2031.
"Nell’ultimo periodo - aggiunge Bernardi - Yr4 ci ha tenuti particolarmente occupati perché ogni lunedì sera per diverse settimane noi, insieme all’Esa e alla Nasa, ci riunivamo per aggiornarci. Man mano che aumentava la possibilità che l’asteroide ci colpisse, la questione diventava complicata dal punto di vista comunicativo: non è facile riuscire a spiegare che un corpo celeste gigantesco potrebbe impattare col tuo pianeta senza generare psicosi di massa. Ora però - fa sapere Bernardi - questo rischio si è azzerato e non siamo più in pericolo". Il lavoro di SpaceDys permette non soltanto di monitorare le minacce alla sicurezza delle persone sulla Terra, ma garantisce anche diversi servizi. "Dai satelliti - conclude Fabrizio Bernardi - dipendono il gps, le telecomunicazioni, l’osservazione terrestre e meteorologica e molte altre comodità che per noi sono irrinunciabili. Il nostro occhio tutela tutti i beni preziosi che orbitano attorno al nostro e, di riflesso, anche noi che ci abitiamo".
Mar. Fer.