STEFANIA TAVELLA
Cronaca

Guardie di città, piantate due querce contro la violenza sulle donne

Mariano Bizzarri Ollandini: "Vogliamo ricordare a tutti che bisogna agire concretamente e fare la nostra parte per contrastare tutte le condotte violente e per costruire relazioni basate sui principi di parità, equità, rispetto, inclusività"

Una foto della piantumazione

Una foto della piantumazione

Pisa, 23 novembre 2024 - Due alberi di quercia contro la violenza sulle donne. La sede del Corpo Guardie di Città è stata scelta dal Comitato I.P.A. di Pisa (International Police Association che raccoglie appartenenti alle Forze di Polizia ad ordinamento statale e locale) per il progetto internazionale “Plant a tree” - Ipa green - che prevede la piantumazione di alberi per contribuire a incrementare il patrimonio verde del territorio e favorire così la salute e il benessere.

Oggi alle 10 è stata svolta una semplice ma importante e significativa cerimonia di piantumazione di due querce perché si tratta di un giorno centrale tra le iniziative che ci sono state il 21 novembre per la Giornata nazionale degli alberi e quelle che ci saranno lunedì 25 novembre per celebrare la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza sulle Donne ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999. "Mettiamo radici per il futuro” è lo slogan di questa iniziativa che mira a valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo e a ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste. 

“E' stata scelta la farnia - ha spiegato Mariano Bizzarri Ollandini, presidente del Corpo Guardie di Città - perché ha un nome femminile che fa pensare alle donne vittime di violenza ma soprattutto perché è un albero dal portamento maestoso ed elegante, che cresce lentamente ma può raggiungere un'altezza che va dai 25 ai 40 metri. 

Le querce hanno potenti energie vitali che ne fanno una specie ricca di esemplari molto longevi, giganteschi e molte volte monumentali tanto che nelle antiche culture matriarcali la quercia era l’albero della Dea Madre, colei che ospita, nutre e difende la vita perché è radicata a terra come pochi altri alberi e possiede una resistenza straordinaria che le permette di reggere tempeste, nevicate eccezionali o altre situazioni ed eventi avversi.

Le donne, secondo noi, sono come le querce: non cedono davanti a nessuna minaccia o pericolo e sono un bene prezioso specie per gli altri. Quindi, con questa messa a dimora delle due farnie, vogliamo rinforzare il messaggio contro la violenza sulle donne, ricordando a tutti che bisogna agire concretamente e fare la nostra parte per contrastare tutte le condotte violente e per costruire relazioni basate sui principi di parità, equità, rispetto, inclusività, nel riconoscimento e nella valorizzazione delle differenze, così da promuovere una società in cui il libero sviluppo di ciascun individuo avvenga in accordo col perseguimento del bene collettivo. ”