Lo stesso pubblico ministero, Giancarlo Dominijanni, al termine dell’istruttoria, a marzo scorso, aveva chiesto che Fabrizio Ferrarra venisse assolto. Il collegio aveva poi rinviato l’udienza per la decisione che si è tenuta in questi giorni. Fabrizio Ferrara, 58anni, agente di polizia municipale a Cascina, assistito dall’avvocato Riccardo Taverniti (nella foto) era accusato di peculato: è stato assolto perché "il fatto non sussiste". I fatti risalgono a 8 anni fa. La contestazione riguardava tre episodi e l’ipotesi iniziale era quella dell’utilizzo della carta di credito del Comune per acquistare benzina per mezzi comunali e proprio. Al centro del processo, infatti, c’è stata una tanica che il vigile urbano teneva nell’auto privata e che, secondo la ricostruzione iniziale, poi smentita, avrebbe riempito durante il rifornimento della macchina di servizio. Ma quando metteva qualche litro in quel contenitore, pagava sempre a parte e non con i soldi del Comune che in corso di processo ha infatti ritirato la costituzione di parte civile. In aula sono stati sentiti vari colleghi dell’uomo e il perito. Il Tribunale ha vagliato tutto: compreso il confronto tra scontrini e chilometraggio. E alla fine anche l’accusa ha chiesto l’assoluzione.
An. Cas.