Dopo ore di sfide informatiche e due giorni di eventi, si è conclusa la quarta edizione di CyberChallenge.IT, la gara nazionale degli hacker etici italiani. Per la prima volta interamente online, a causa dell’emergenza sanitaria, l’evento ha coinvolto 560 ragazzi tra i 16 e i 23 anni, per un totale di 28 squadre, che rappresentano 26 università, il Centro di Competenza Cybersecurity Toscano e il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino. Organizzata ogni anno dal Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), l’iniziativa costituisce il maggiore sforzo di formazione nazionale nell’ambito della cyber security, nonché uno dei più riconosciuti a livello europeo. A conquistare il primo gradino del podio è stata l’Università di Pisa. Seguono il Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Verona. I team si sono confrontati in una complessa gara di tipo Capture the flag (Ctf), una sorta di ruba bandiera virtuale, nella quale ciascuna squadra è stata chiamata ad attaccare le infrastrutture informatiche degli avversari, proteggendo al contempo la propria. Questo tipo di competizione richiede ampie competenze e una squadra eterogenea per formazione, in grado di esercitare tecniche offensive e difensive nell’ambito della cifratura, della gestione dei server, e dell’analisi di codice sorgente. Il prossimo passo nelle attività del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity sarà la convocazione dei giovani che si sono maggiormente distinti durante le gare per l’ingresso nel TeamItaly: la nazionale italiana di esperti di sicurezza informatica che ogni anno rappresenta l’eccellenza del Paese nelle competizioni nazionali.
CronacaHacker etici e cybersecurity Pisa vince la sfida nazionale