ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

I "Bimbi sperduti" scendono in campo

L’associazione organizza un weekend di iniziative. Allenamento, partita. e poi tutti all’Arena.

Una foto dei giovanissimi atleti dell’associazione «Bimbi sperduti» che sabato e domenica vivranno due intensi giorni sotto la Torre

Una foto dei giovanissimi atleti dell’associazione «Bimbi sperduti» che sabato e domenica vivranno due intensi giorni sotto la Torre

Sabato e domenica la scuola Calcio Inclusiva de "I bimbi sperduti" di San Prospero, in provincia di Modena, si radunerà a Pisa per una due giorni di sport e divertimento con ragazze e ragazzi diversamente abili provenienti da tutta Italia. Si tratta di un progetto inclusivo nato all’interno della omonima scuola calcio emiliana che vedrà la presenza di 30 giovanissimi atleti amputati e cerebrolesi, con l’obiettivo di annullare le differenze e farli sentire uniti.

Si comincerà sabato con un allenamento mattutino agli Impianti sportivi Zara di Via del Viadotto a Pisa, per poi proseguire nel pomeriggio all’Arena per assistere al match tra Pisa e Mantova, dove I Bimbi Sperduti accompagneranno le squadre in campo. Il week end pisano si concluderà domenica mattina con un allenamento e una partita prima del rientro famiglie coinvolte.

La scuola calcio dei "Bimbi Sperduti" Asd, nome preso dal film di animazione "Peter Pan" è una società sportiva nata in Emilia nel 2018 da un’idea di Gianluca Ciuffreda (Presidente) e Marco Gelati (Vice Presidente e Operatore sportivo disabilità), con l’obiettivo di includere e far giocare a calcio ragazze e ragazzi di tutte le età, nell’ambito di un progetto di effettiva inclusione che privilegi la pratica sportiva al di sopra di ogni possibile differenza fisica o mentale.

"L’associazione nasce da un campo abbandonato – racconta Gianluca Ciuffreda – nel 2018 dopo il terremoto. Con dei ragazzi miei ex allievi abbiamo vinto il bando e lo abbiamo preso in gestione. Da allora alleniamo oltre 150 ragazzini delle scuole limitrofe per tre volte alla settimana. Oggi possiamo contare su una pedagogista, cinque laureati in scienze motorie e due allenatori qualificati".