
Irene
Galletti*
Chiusura della mensa e nessun buono pasto riconosciuto per gli infermieri pisani che lavorano la sera, la notte, la domenica e nei giorni festivi.
La denuncia arrivata dal sindacato Nursind pone in luce quanto sta accandendo agli infermieri. Eroi nella lotta contro il virus, ma dimenticati quando si tratta di riconoscere loro un diritto sindacale di base ovvero quello di poter effettuare un pasto quando la mensa della loro struttura operativa è chiusa e questo accade nei turni serali, notturni, la domenica e nei giorni festivi.
Un paragone forte ma inevitabile quello evidenziato dal sindacato Nursind, che denuncia senza dubbio una situazione stridente, alla quale deve essere posto urgentemente rimedio. Come stabilito anche da una recente sentenza dellaCorte di Cassazione, deve essere riconosciuto il buono pasto o l’equivalente economico in busta paga, agli infermieri e a tutto il personale sanitario regionale che potrebbe trovarsi nella stessa condizione, in servizio presso le strutture sanitarie dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, e negli ospedali di Pontedera e Volterra.
Per portare all’attenzione del consiglio regionale della Toscana la questione e verificare che la stessa stortura non sia presente anche in altre Aziende sanitarie della Regione abbiamo deciso di interrogare la giunta regionale con uno specifico e puntuale atto, nella speranza che si possa giungere ad una positiva risoluzione nel più breve tempo possibile.
*Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle
in Regione Toscana