REDAZIONE PISA

I muri sono solamente barriere? Nel mondo sono 79: l’importante è distinguerli

Non dividono solo etnie, comunità e stati. Esistono anche due ’muri verdi’ per fermare il deserto

Nonostante la globalizzazione ed il libero mercato, nel mondo ci sono ancora ben 77 muri che dividono etnie, comunità e stati. Questi sono stati costruiti per vari scopi: per bloccare l’emigrazione, per evitare conflitti e per fermare il contrabbando. Tutte le persone del mondo associano la parola "muro" al Muro di Berlino, il muro per antonomasia di tutta la storia dell’umanità. Il Berliner Mauer divideva in due parti Berlino, Est ed Ovest, ed è stato l’emblema della Guerra Fredda tra Usa e Urss, le due grandi potenze del conflitto che controllavano l’attuale capitale teutonica fino alla caduta dello stesso nel 1989. Il Muro di Tijuana, invece, è ancora oggi in piedi e separa gli Stati Uniti dal Messico. La costruzione è iniziata nel 1990 e non verrà finita nei prossimi anni, sia per i costi eccessivi della realizzazione sia perché la costruzione stessa è stata fermata dal neo presidente statunitense. Ci sono poi altri due muri molto particolari nel mondo, ancora in "fase di costruzione", due muri dall’accezione positiva e benevola, due muri "verdi", che si trovano nello Xinjiang in Cina ed a Sud del Sahara. Verdi perché composti esclusivamente da alberi che eseguono la fotosintesi clorofilliana e fermano l’avanzata di un nemico comune a tutte le popolazioni: il deserto.