Più di 80 pellegrini da Saint Tropez fino a Pisa per rendere l’omaggio devozionale al martire pisano cioè San Torpè, soldato romano convertito da San Pietro e decapitato dai romani proprio nei pressi di San Piero a Grado. Il nostro Santo potrebbe essere il protagonista di un thriller tanto è affascinante, tragica e piena di mistero la sua vita e la sua morte. La testa mozzata è custodita in un prezioso reliquiario nella chiesa a lui dedicata ai Bagni di Nerone. Il suo corpo che fine ha fatto? Ci tratteggia la storia l’assessore Filippo Bedini: "San Torpè si converte dopo l’incontro con San Pietro. I romani non andavano tanto per il sottile e lo decapitarono. Il suo corpo secondo l’usanza dei conquistatori, venne messo su una zattera con un cane ed un gallo. La zattera fu abbandonata in mare". Ecco, ora immaginiamo di essere uno di quei pescatori sulla spiaggia in Provenza (Saint Tropez) che avvista una zattera con sopra un corpo decapitato. Ecco il legame tra Pisa e la città del sud della Francia. Ma il nostro Santo, testa e corpo separati da centinaia di chilometri, era ancora lungi dall’essere in pace.
"Durante la seconda guerra mondiale, il reliquiario fu spostato dalla chiesa e nascosto a casa di fedeli a Gello": continua Bedini. Il timore era che quella reliquia diventasse bottino di guerra. Intanto però, il corpo in Francia era sparito. Ieri, alle dieci solenne celebrazione in una chiesa a San Torpè pienissima ed officiata in francese. Poi la delegazione si è spostata in sala Baleari accolta dal sindaco Michele Conti e dall’assessore Riccardo Buscemi che era anche alla messa. "E’ un evento che si rinnova e si arricchisce ogni anno. E’ un patto di amicizia e di devozione che ci unisce alla città francese. Un’amicizia che si rinnoverà anche a metà maggio quando quattro valletti pisani parteciperanno alla spettacolare processione, la Bravade, a Saint Tropez portando sulle spalle il simulacro del nostro santo". Ad accogliere i pellegrini francesi anche il Generale della Parte di Tramontana, Matteo Baldassarri che ha sorpreso gli amici pellegrini regalando loro una immagine della Madonna di Sotto gli Organi. Il sindaco ha ricordato non solo l’importanza religiosa del martire ma ha voluto celebrarne anche l’aspetto storico e sociale di appartenenza ad una comunità come l’altra martire Santa Caterina da Siena patrona della Parte di Mezzogiorno che a Pisa il 29 aprile ricevette le stigmate.
Carlo Venturini