"Pretesti ridicoli e pericolosi: sono pro Palestina, no pro Hamas"

La replica dell’imam di Pisa alla europarlamentare Ceccardi

"Non ho dimostrato alcun tipo di ostilità nei confronti della comunità ebraica, che rispetto da sempre. Non ho appoggiato nessun tipo di barbarie. Essere pro Palestina non significa appoggiare le morti civili innocenti. E’ meschino continuare a farsi pubblicità in questo modo". Lo afferma in una nota l’imam della comunità islamica pisana, Mohammad Khalil, replicando alle critiche rivoltegli dalla parlamentare europea della Lega, Susanna Ceccardi. "E’ meschino rivoltare parole – continua Khalil – a proprio piacimento per far passare il messaggio che torna più comodo: la moschea è un luogo di culto che al contrario di ciò che dice l’europarlamentare leghista, è controllato, accessibile a tutti, volto alla tutela della comunità e aggrapparsi a qualunque pretesto per andare contro a questa causa sta diventando ridicolo e pericoloso". Sì perché secondo l’imam, "ciò che è pericoloso è proprio prendere una realtà fattuale e smussarne i tratti convenienti per tirarne fuori solo una parte ristretta, minima e decontestualizzata" e il fatto che Ceccardi "interpreti le mie parole in questo modo, è soltanto riflesso di quello che è il suo modo di pensare: per me non esistono morti di serie A e di serie B". "Dal momento che il quadro politico che appare è pro Israele - osserva l’imam, di origine palestinese - è opportuno ricordare la realtà dei fatti, quello che in 70 anni il popolo palestinese sta subendo. E guai se questi ‘animali’, come sono stati definiti, si rivoltano. Se volete vivere con il paraocchi fatelo, ma non pubblicizzatelo". Infine, Khalil avverte: "Abbiamo 70 anni di video, foto, storie di bambini, donne, uomini, anziani palestinesi torturati e uccisi nei modi più atroci. Non dirò mai quello che vuole sentirsi dire la Ceccardi, perché non è qualcosa che fa parte di me".