GABRIELE MASIERO
Cronaca

I timori dell’ospedale: "Ps Empoli allagato e non ce l’hanno detto"

Riunioni fino a notte fonda, occhi pesti anche il giorno dopo e la voglia di chiudere in fretta l’emergenza per...

Riunioni fino a notte fonda, occhi pesti anche il giorno dopo e la voglia di chiudere in fretta l’emergenza per tornare alla normalità. Quando però ieri, al briefing delle 14.30 in prefettura il clima era ormai più disteso e il pericolo scampato, Carola Martino, hospital disaster manager dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, sbotta: "Apprendiamo che il pronto soccorso dell’ospedale di Empoli è finito sott’acqua, eppure per due giorni nessuno ce lo ha detto, nonostante la nostra continua partecipazione alle riunioni del centro di coordinamento dei soccorsi per l’emergenza maltempo". Il tono è pacato, ma la voce ferma. La riunione è ormai conclusa, ma non ci sta a restare in silenzio. Punta lo sguardo verso il prefetto Maria Luisa D’Alessandro e va dritta al punto: "Era un’informazione importante, è incomprensibile che non ci sia stata fornita. Lo abbiamo saputo, invece, dalla nostra referente infermieristica con comunicazioni dirette tra le due strutture". Già venerdì sera aveva ipotizzato che il problema esistesse, ma senza ottenere informazioni certe in merito da Firenze e ieri ha deciso di esprimere tutto il suo disappunto. Dopo l’iniziale stupore dei presenti, anche per l’irrituale conclusione del briefing, Martino trova sponda nel sindaco Michele Conti: "Le strutture sanitarie sono fondamentali e il nostro è un ospedale d’area vasta che ha diritto di essere al corrente di tutte le situazioni che riguardano un’emergenza in atto". D’Accordo anche il prefetto: "Non so perché questa informazione non ci sia stata data e me ne rammarico. Anche perché siamo solo stati informati dei 12 pazienti trasferiti al pronto soccorso di Pontedera proprio da Empoli".

In serata la dirigente fa dietrofront e si accusa di essere stata lei a non essere informata della vicenda: "Visto che è emerso che l’informazione sul rischio di allagamento del pronto soccorso di Empoli era gestita e condivisa all’interno del sistema maxi-emergenze della Toscana, di cui faccio parte, il fatto che io non ne fossi venuta a conoscenza è una mancanza da imputare solo a me. Mi scuso per quanto accaduto perché credo fermamente nel lavoro di squadra nel campo delle maxi-emergenze essendo per anni partita come chirurgo d’urgenza su teatri di catastrofi in ogni parte del mondo, dove la forza era appunto data dal coordinamento e dall’affiatamento del gruppo. Non volevo puntare il dito contro nessuno".

Gab. Mas.