di Antonia Casini
Una fatica avere le loro foto. "Non siamo noi, singolarmente, i protagonisti, ma tutti i volontari che hanno passato una notte insonne proteggendo territori e persone". Sono i volontari delle associazioni di Croce Rossa, Pubblica assistenza e Misericordie pisane. Giovani, meno, fratelli. Persino famiglie intere, come quella dei Landini. Dove il padre Antonio e due fratelli, Alessio e Pietro della Cri, sono stati per le strade pisane ricoprendo diverse mansioni. "I miei figli erano insieme all’esercito e io al Coc. Il terzo, Fabrizio, anche lui volontario, ora è fuori Pisa".
Nel Centro operativo comunale c’era anche Matteo Perozzo della Pubblica assistenza di Pisa, per raccordare tutte le operazioni". Matteo, 25 anni, studente di Medicina, ha cominciato a 16 anni. Erano circa 30 per la Pa con sei mezzi (2 su un’ambulanza a San Giuliano)".
Emerson Inverso della Misericordia di Cascina con Lorella Rosin (nelle foto in basso a sinistra e a destra) si sono occupati delle famiglie evacuate nell’area di loro competenza. "Sono stati ricavati 20 posti letto nella sede storica, 10 le persone in tutto che hanno avuto bisogno di stare lì".
Marco Fagiolini, governatore della Misericordia di Vico, ha vissuto le alluvioni e gli allagamenti degli ultimi 24 anni. "La prima a San Giuliano di Puglia nel 2001. Rispetto all’ultima volta a Pisa? È stata più grossa, l’acqua veniva su dal terreno, nelle cantine entrava dai pavimenti. O dall’asfalto nei parcheggi o dallo scantinato. Ci sono state anche 5-6 case allagate ma soprattutto fondi o garage.
Stefano Calleri con Annalisa (della Cri) si è occupato dell’ospitalità delle persone evacuate.
Due le turiste francesi, che si trovavano nel B&B sul viale D’Annunzio, con 4 cani di taglia medio grossa accolte nell’hotel della Croce Rossa sul litorale. "Qui abbiamo dato supporto ai medici che operavano a Cisanello durante il Covid e alle persone ucraine che scappavano dalla guerra. Le abbiamo poi riaccompagnate nella struttura ricettiva. Ci hanno ringraziato. Sono soddisfazioni che ti ripagano". Volontaria d’esperienza è Anna Matteoni, delegata Cri per le attività di emergenza e soccorso di Pisa. "Pisa è uno dei pochi Comuni che ha un piano di protezione civile che aggiorna continuamente. Ognuno sa esattamente come posizionarsi e come muoversi", spiega. "Anche per questo è filato tutto liscio". Una catena dove ogni anello è importante.