Il Big Fish ancora più accogliente con cinque alloggi adatti a tutti

A Marina di Pisa, inaugurato progetto "Anch’io vado in vacanza" per vacanze accessibili e inclusive, con alloggi adiacenti allo stabilimento balneare gestito da persone con disagio psichico. Iniziativa supportata da donazioni private e istituzionali per favorire l'integrazione e il recupero in comunità.

Il Big Fish ancora più accogliente con cinque alloggi adatti a tutti

A Marina di Pisa, inaugurato progetto "Anch’io vado in vacanza" per vacanze accessibili e inclusive, con alloggi adiacenti allo stabilimento balneare gestito da persone con disagio psichico. Iniziativa supportata da donazioni private e istituzionali per favorire l'integrazione e il recupero in comunità.

Sarà inaugurato oggi il progetto "Anch’io vado in vacanza: vacanze accessibili e inclusive", all’Alba Big Fish di Marina di Pisa. Dalle 18 inizierà un aperitivo nello stabilimento balneare accessibile, il primo in Italia ad essere gestito da persone con disagio psichico, per celebrare una novità: da quest’anno si potrà trascorrere periodi di vacanza alloggiando in locali attigui allo stabilimento. "Saranno - spiega la presidente dell’associazione L’Alba, Diana Gallo (foto) – 5 appartamenti con soggiorno, angolo cottura, camera e bagno. Così si può socializzare".

Dopo un percorso di riqualificazione di tutta l’area durato anni, persone con fragilità organiche, psichiche, sensoriali o intellettive, che da tempo chiedevano uno stabilimento inclusivo e alloggi accessibili sul litorale, possono finalmente realizzare il loro sogno. Alla base del progetto oltre a una raccolta fondi di privati, che hanno donato sulla piattaforma Eppela, ci sono state donazioni dei soci Coop di Pisa e di Ikea. Tutta la struttura, infatti, dai bagni alle cucine, è stata arredata a marchio Ikea e resa funzionale e quanto più inclusiva. L’associazione mira da sempre all’integrazione e al recupero in comunità e ora più che mai giovani e anziani con disabilità di vario tipo possono godersi le vacanze con i familiari in un contesto senza barriere, pregiudizi o difficoltà organizzative. Il progetto è stato reso possibile col contributo di importanti realtà e istituzioni del territorio che hanno creduto nell’iniziativa: in particolare Fondazione Pisa, Comune, Parco di San Rossore, insieme all’agenzia del demanio e all’agenzia delle dogane, Soprintendenza, Sds pisana e Asl Toscana nord ovest. "Oltre ai ringraziamenti per tutti i soggetti istituzionali - conclude Gallo - ringrazio i progettisti Cardella e Cacianti, gli operai, le maestranze delle varie ditte, Handy Superabile e, infine, tutta l’associazione L’alba per la passione e la competenza".

M. C. C.