di Michele Bufalino
PISA
Il bilancio del Pisa Sporting Club al 30 giugno 2023 è nel segno del patron Alexander Knaster. I documenti sono stati depositati nei giorni scorsi alla Camera di Commercio e mostrano come, da parte del patron e dei soci, ci sia la volontà assoluta di continuare e rilanciare. Dall’assemblea dei soci dello scorso 30 ottobre 2023 ad esempio, sono state rinnovate tutte le cariche, confermando in blocco tutto il consiglio di amministrazione e le quote. A partire dal patron Knaster con il 75% delle quote, passando per la famiglia Corrado e il suo 25%, passando per i vari consiglieri Julie Michelle Harper, Raffaella Viscardi, Marco Lippi e Giovanni Corrado. Anche per quest’anno vi è stato un netto aumento dei ricavi a fronte di un aumento ancora più netto delle perdite, rispetto al precedente datato 30 giugno 2022. Se dal bilancio del 2022 vi era stata una perdita di 15.089.016 euro, quest’anno la perdita è stata invece di 21.304.890. L’assemblea dei soci di ottobre ha però considerato coperta la perdita "mediante l’utilizzo delle più che capienti riserve per versamenti in conto capitale già presenti in bilancio", riporta il segretario Francesco Burdese.
Da questo punto di vista emerge infatti, come riportato dal Sindaco Unico Antonio Moretti nella sua relazione, come "grazie a una cospicua ed ulteriore rinuncia di finanziamenti infruttiferi già erogati dai soci, il patrimonio netto risulta positivo per 1.322.265 euro". In sostanza, soprattutto Knaster, ha rinunciato ai finanziamenti erogati, versando in conto capitale 22.584.730 euro. Ad aumentare sensibilmente sono stati i costi della produzione, che sono passati da 27.623.124 euro dello scorso anno ai 37.750.207 euro di quest’anno. A influire specialmente gli stipendi, passati da 14.233.282 euro a 19.629.856 euro, mentre alla data del 30 giugno 2023 il Pisa contava 93 dipendenti, in aumento rispetto ai 65 dipendenti e 8 collaborati dello scorso anno. Gli ammortamenti sono passati da 2 milioni a 4 milioni, mentre resta costante il dato dei servizi a oltre 7 milioni di euro. Molto positivo il dato del valore della produzione, passata da 12.565.847 euro dello scorso anno a 16.474.624 euro di quest’anno. Aumentano, tra abbonamenti e biglietteria, gli introiti da stadio, passati da 1.732.704 euro di ricavi a 1.800.611 euro, mentre per quanto riguarda gli sponsor il Pisa è riuscito a sfiorare i 2 milioni e mezzo di euro di ricavi, con un aumento del 40%. Quasi dimezzati i debiti del Pisa passati da 40.166.505 euro del 2022 a 27.442.774 euro di quest’anno, dovuto anche e soprattutto dalla rinuncia dei finanziamenti infruttiferi dei soci.
Il principale creditore risulta sempre la società Ak Calcio di Malta che, in questi anni, ha versato 37,5 milioni di euro nelle casse societarie nerazzurre. Il bilancio conferma l’elevato costo di gestione societari, che si mantiene grazie ai contributi delle risorse versate dai soci. Sul versante delle infrastrutture inoltre, il Pisa rilancia anche sul centro sportivo: "è prevista la definizione dell’iter relativo alla realizzazione del centro sportivo" e viene citato anche il "progetto definitivo". I soci, infine "si impegnano a supportare economicamente, patrimonialmente e finanziariamente la società per permetterne la continuità aziendale".