di Gabriele Masiero
PISA
"Oliviero ha vissuto tutta la sua vita al di fuori delle convenzioni e muore nello stesso modo. Il suo è un momento di passaggio totalmente privato". Così Michele Emdin, suo cardiologo di fiducia, direttore del dipartimento cardio-toracico della Fondazione Monasterio e docente alla Scuola Sant’Anna, ha voluto ricordare il grande fotografo. Anteponendo prima la cifra della sua esistenza, a quella del paziente che ha conosciuto in questi ultima anni di vita: "L’ho già detto nei mesi scorsi e lo ripeto ora - ha aggiunto il medico - Toscani è stato un guerriero che ha combattuto la malattia". Ed è stato un uomo "fuori dalle convenzioni" fino all’ultimo. Non ci ssrà una camera ardente e il suo corpo sarà cremato, a Livorno, in forma privatissima. Toscani, ha aggiunto poi Emdin parlando del paziente, "non ha sofferto ed è morto in seguito a un incidente che nulla ha a che vedere con la sua patologia cardiaca, è stata una complicanza non cardiologica a determinarne il decesso: in ospedale a Cecina tutto lo staff medico è stato perfetto, così come lo è stato il suo medico di base e Oliviero non ha sofferto".
Il cardiologo gli ha fatto visita nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Cecina sabato scorso: "Era circondato dall’affetto della sua famiglia e fino alla fine del suo tempo ha potuto ascoltare la sua musica, quella che amava ascoltare sempre". Un passaggio sereno dalla vita alla morte quello di un artista che con la sua macchina fotografica ha saputo fustigare i costumi della società contemporanea e al tempo stesso raccontare, come nessun altro, la controversa attualità che ci circonda. Stando sempre al centro dell’arena da mattatore, pur scegliendo di vivere nelle campagne di Casale Marittimo, in una tenuta alla quale, a parte i familiari e gli amici più stretti, hanno potuto accedervi. Emdin ha voluto anche dedicare una poesia al suo paziente. Un saluto scolpito nell’anima che racconta l’ammirazione del medico per l’artista e poi l’affetto e l’amicizia per quell’uomo diventato suo paziente.
"Abbiamo guardato - i versi del medico - il mondo, gli uomini e le donne. Oltre le convenzioni. Oltre le religioni. Oltre le politiche. Abbiamo guardato l’anima e la verità attraverso i tuoi occhi. Avevamo quindici anni, ma il tuo sguardo è stato il nostro per la vita a venire. Fotografo fino al nostro incontro. Medico e paziente, poi persone, poi amici. Poi io ad ascoltare il maestro che raccontava sprazzi scintillanti di vite parallele. E distillati di dolore. E mi insegnava cos’è la disperazione, mai provata così sino a quel momento. E mi regalava gli occhi e le voci buone di Alì Bumaye, di Rocco, di Lola, di Kirsti. Le ampolle, dove hai raccolto la tua ambrosia".
Cordoglio è stato espresso anche da Claudia Manzi, sindaca di Casale: "A nome mio e di tutta la nostra comunità condoglianze alla famiglia Toscani per la loro perdita. Oggi ci lascia un grande personaggio, un artista eccentrico e molto amato".