MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Il Comune di Pisa mette a disposizione una casa ai padri separati

L'assessore Bonanno: "Una casa di accoglienza di padri separati in condizione di disagio abitativo per fornire una risposta a un bisogno non affrontato dal sistema dei servizi". La scadenza del bando è il 20 marzo 2024.

Giovanna Bonanno, assessore alle politiche socio sanitarie

Al via il progetto “Abitare solidale” che mira a mettere a disposizione di 4 padri separati che si trovano in condizione di disagio abitativo un appartamento di proprietà comunale nel quale poter coabitare e ospitare i propri figli. Il progetto, avviato alcune settimane fa con una delibera di Giunta, è gestito dalla Società della Salute Zona Pisana per conto del Comune di Pisa. «Un progetto ambizioso – afferma Giovanna Bonanno, assessore alle politiche socio sanitarie del Comune di Pisa – che mira a garantire una risposta concreta ad un bisogno fino ad ora non affrontato dal sistema dei Servizi. "Abitare solidale" vuole aiutare quei padri separati che, post separazione, si trovano in condizioni di disagio abitativo tali da rendere difficoltosa la convivenza quotidiana con i propri figli. La misura, attivata in via sperimentale per 18 mesi, prevede la creazione di una “casa di accoglienza di padri separati” con l’obiettivo di offrire loro la possibilità di coabitare in un alloggio messo a disposizione dal Comune di Pisa nel quale sarà possibile ospitare i loro figli minori o maggiorenni a carico per assicurare il loro diritto di visita e condividere con loro momenti quotidiani simili a quelli vissuti in famiglia». I requisiti per poter fare domanda al bando sono i seguenti: essere residenti a Pisa; essere cittadini italiani o stranieri, regolarmente soggiornanti; essere disponibili ad aderire e sottoscrivere il progetto individualizzato concordato con il Servizio sociale Territoriale; Stato civile divorziato o con stato civile separato o con richiesta di separazione presentata in Tribunale. Per i padri all’interno di coppie di fatto, è necessario il decreto del Tribunale dei Minori oppure lo stato di famiglia che ne attesti la precedente condizione di convivenza more-uxorio; con figli nati o adottati nel corso del matrimonio, minori o maggiorenni (solo se in carico ai genitori prevalentemente conviventi con l’altro genitore; regolare versamento delle quote di mantenimento ai figli e alla ex/moglie convivente nonché altri oneri stabiliti da provvedimento della competente Autorità Giudiziaria; ISEE in corso di validità inferiore o uguale a 16.500,00 euro. La domanda per partecipare al bando dovrà essere inviata, insieme a copia del documento di identità, tramite PEC all’indirizzo [email protected], entro e non oltre il giorno 20 marzo 2024, con oggetto “Avviso pubblico rivolto a padri separati in condizione di disagio abitativo per la richiesta di inserimento temporaneo in un appartamento in coabitazione”. Una volta ricevute tutte le domande, sarà stilata una graduatoria dando priorità a: numero dei figli a carico ed età degli stessi; stato di salute (in particolare il grado d’invalidità); condizione economica; altre particolari condizioni emerse nel corso della valutazione professionale. A parità di punteggio saranno adottati i seguenti ulteriori fattori di priorità: minore età dei figli; reddito più basso risultante dall’ISEE. La commissione valuterà contestualmente l’importo della compartecipazione economica del beneficiario alle spese afferenti al canone di locazione, fino ad un massimo del 30% del reddito dichiarato.

Mario Ferrari