"La leucemia compromette il sistema immunitario, il paziente non può avere contatti con altre persone. Per me, che sono ’un animale sociale’, è stato un duro colpo. In questo i social mi hanno aiutata tanto". Sono queste le parole di Giusy Mirabile, 33 anni – "malata ma non in guerra" – e ora "star" di TikTok dove ha raggiunto oltre 291mila ‘Mi piace’ raccontando sul web il suo percorso di cura e aiutando l’ospedale Santa Chiara di Pisa.
Siciliana, arrivata sotto la Torre più di 10 anni fa per studiare servizi sociali, a 27 anni si è ammalata di una forma acuta di leucemia che le aveva lasciato il 7% di speranze di sopravvivenza: "All’ospedale Santa Chiara il dottor Caracciolo e il suo staff ce la misero tutta per salvarmi", ricorda. Dopo la prima nel 2023, Giusy sta affrontando la sua seconda recidiva: "Avevo passato un’estate bellissima, ma a settembre sentivo di non star bene. Ho fatto un prelievo e alla chiamata dal laboratorio avevo già capito cosa stesse succedendo". È iniziato così l’ennesimo ricovero in ospedale, documentato sul suo profilo Tiktok: "Per passare le giornate postavo video e facevo live. Sono diventata ’virale’ e in molti hanno iniziato a scrivermi chiedendo se potessero fare qualcosa per me", continua.
Colta di sorpresa, Giusy si è ingegnata per aiutare tutto il reparto: "Dopo il Covid la sanità è stata abbandonata. Mi sono stupita quando, alla consegna della lista degli oggetti da procurarmi per il ricovero, ho letto gli asciugamani: un malato ematologico ha bisogno di un completo nuovo ogni giorno e dunque anche di asciugamani puliti quotidianamente. Non riuscivo ad accettare questa carenza e, quando via social le persone volevano aiutarmi, ho chiesto a un’infermiera che si occupa della gestione del reparto quali oggetti ci mancassero. Seguendo le sue indicazioni, ho creato una lista Amazon – pubblicata poi su Tiktok - con tutte le carenze, dai pacchi di asciugamani ai copri-picc. È stato un successo".
"La primaria Galimberti – ricorda – è venuta da me dicendomi: ’Giusy, per favore fermati. Non sappiamo più dove mettere tutte le donazioni che stanno arrivando. Adesso abbiamo delle forniture anche per il futuro’".
Un altro modo per aiutare Giusy è diventare donatori di midollo osseo e di sangue con Admo e Avis: "Donare è semplice e non invasivo. Presto dovrò affrontare un altro trapianto di midollo, spero che ci siano più donatori possibili". Ora il suo ricovero è terminato: l’ultimo ciclo di chemioterapia, ha funzionato: "Ho il 1,1% di malattia residua. Un risultato del genere è incredibile se si pensa alle terapie devastanti di anni fa. Era la prima volta che questo tipo di chemio veniva somministrata in Italia. Ormai mi ripetono sempre: ’Sei un caso unico’. E davvero mi sento tale".