Anche quest’anno la Camera Penale di Pisa è scesa in campo in occasione della Giornata internazionale degli avvocati in pericolo con un flash mob di fronte al Tribunale allo scopo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulla condizione degli avvocati perseguitati in diversi Paesi. L’attenzione, quest’anno, era rivolta alla Bielorussia, dove "il diritto alla difesa e l’indipendenza della professione legale sono sotto attacco sistematico da parte dello Stato". Dal 2020, infatti, si legge in un comunicato della Camera Penale "è iniziata una repressione senza precedenti che ha preso di mira avvocati, giornalisti, attivisti per i diritti umani e oppositori politici attraverso arresti e detenzioni arbitrarie, processi iniqui e torture, legislazione restrittiva e attacchi alla libertà di espressione".
Attraverso il flash mob, la Camera Penale di Pisa ha denunciato la grave condizione in cui vivono i colleghi bielorussi, che quotidianamente rischiano di essere radiati o condannati a anni di reclusione in carcere per voler assicurare il diritto di difesa anche agli oppositori politici o per aver criticato il governo. "Oggi (ieri, ndr) siamo scesi in piazza di fronte al Tribunale di Pisa - ha spiegato il direttivo - insieme ai nostri iscritti e accompagnati dall’avvocato Ezio Menzione, uno dei responsabili dell’osservatorio Ucpi avvocati in pericolo, mostrando i nomi e cognomi degli avvocati ingiustamente condannati e incarcerati in Bielorussia. E’ nostro dovere portare all’attenzione pubblica le ingiustificabili violenze e minacce che subiscono nel mondo gli avvocati, colpevoli solo di aver esercitato in maniera indipendente e autonoma la loro professione di avvocato e di battersi per la difesa dei diritti di tutti. Nessuno tocchi gli avvocati, perché solo garantendo il libero esercizio della nostra professione possono essere tutelati i diritti umani di tutte le popolazioni".
La Giornata internazionale degli avvocati in pericolo ricorre il 24 gennaio di ogni anno per ricordare il massacro di Atocha, a Madrid, del 24 gennaio 1977, in cui furono uccisi 5 avvocati esperti di diritto del lavoro, nel periodo di transizione tra la dittatura franchista e la democrazia.
S.T.