"L’Unione industriale è pronta a entrare nella Port Authority di Pisa con una sua quota e un ruolo da protagonista perché crede fermamente che lo sviluppo della nautica pisana sia un volano fondamentale per l’economia del territorio provinciale e non solo". Lo ha detto ieri il vicepresidente della Confindustria pisana, Stefano Bottai, al convegno "Le vie dell’acqua. Pisa, il mare e la nautica" promosso da "eXL", la rivista quadrimestrale dell’Uip, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Unione, Andrea Madonna, il sindaco Michele Conti, il presidente della Camera di commercio della Toscana nord ovest, Valter Tamburini, il presidente del gruppo nautici di Uip, Claudio Rossi, e il professor Giovanni Lombardi, già direttore del master Yacht engineering dell’Università di Pisa.
Secondo Rossi "la capacità di sviluppo della Darsena pisana è ancora molto ampia, soprattutto nelle aree oltre il ponte del Calambrone, per attrarre nuovi insediamenti produttivi anche di brand di primissimo piano a livello internazionale e in grado di raddoppiare il numero di lavoratori della cantieristica navale che oggi sono circa tremila". Ma per farlo occorre trasformare il distretto nautico in un luogo che offra servizi. "L’area dei Navicelli - ha spiegato Rossi - può offrire molto, non solo sotto il profilo strettamente industriale. Può decollare anche come ulteriore pezzo del tessuto produttivo locale, portandoci servizi alla persona di prima necessità a cominciare dal trasporto pubblico locale, pubblici esercizi, ma anche una mensa aziendale sulla falsariga di quella che già esiste per l’area della cantieristica viareggina, coinvolgendo l’imprenditoria nautica in questo tipo di investimento".
Il resto lo deve fare l’adeguamento infrastrutturale del canale: "L’arrivo dei 30 milioni di euro da parte del Governo, dei quali dieci già disponibili, serva a realizzare tre grandi opere fondamentali: la fine delle palancolature per il rafforzamento delle sponde e il definitivo superamento dei problemi di insabbiamento del canale e dell’abbassamento del fondale, la realizzazione della conca di navigazione sotto il ponte dell’autostrada e il nuovo ponte del Calambrone per garantire lo sbocco diretto a mare anche per i grandi scafi".
La Darsena 4.0, invece, passa da un rilancio del know how e dalla sinergia con il mondo universitario pisano. Se lo augura il professor Giovanni Lombardi, già direttore del master Yacht engineering dell’Università di Pisa che elle sue precedenti otto edizioni "ha formato 150 ingegneri, metà dei quali sono oggi al lavoro nelle aziende della cantieristica pisana: fu un progetto, ora terminato, realizzato grazie al sostegno della Provincia di Lucca e della cantieristica di Viareggio che ha esaurito la domanda ma che auspico possa essere ripreso per aiutare le imprese del territorio a contare su personale altamente qualificato e immediatamente pronto a essere inserito in azienda grazie a una didattica che preveda anche la presenza degli studenti direttamente all’interno delle imprese, con un percorso virtuoso che consente inoltre di ridurre drasticamente i tempi e i costi di inserimento di nuovo personale".
Gab. Mas.