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Un momento dell’incontro di ieri mattina
Un giro del mondo a scuola. L’IIS Santoni di Pisa fino a venerdì (da ieri) ospita il terzo meeting del progetto Erasmus+ Water - Water As The elemental resource for Earth’s Resilience, in qualità di scuola capofila del progetto. Dopo le precedenti tappe in Spagna (Siviglia) e Islanda (Vestmannaeyjar), studenti e docenti delle scuole partner si riuniscono a Pisa per un’importante occasione di confronto sul tema "Comprendere gli eventi estremi indotti dal clima: impatti sulle comunità, vulnerabilità e misure di adattamento". "Essere capofila di un progetto Erasmus+ è per noi un grande traguardo", dichiara la professoressa Daniela Basile, dell’Erasmus Team. "Questa esperienza segna un passo fondamentale nel percorso di apertura internazionale del nostro istituto e offre agli studenti e alle studentesse un’opportunità unica di apprendimento e crescita personale".
Ieri l’accoglienza ufficiale in auditorium da parte del dirigente scolastico Maurizio Berni, seguita dalla presentazione della mostra fotografica del fotografo Fabrizio Sbrana, allestita al secondo piano dell’istituto, alla presenza dell’autore. Il programma prevede momenti di formazione, workshop e visite sul territorio, con la collaborazione di esperti e istituzioni di rilievo. Tra gli appuntamenti principali sono previste relazioni del prof. Roberto Buizza (Scuola Superiore Sant’Anna) sugli eventi climatici estremi; e del prof. Gianluca Brunori (Università di Pisa) sulle misure di mitigazione in agricoltura; le visite alla stazione meteorologica del DISAA dell’Università di Pisa, al Centro Funzionale Regionale della Regione Toscana, per approfondire il monitoraggio climatico e i sistemi di allerta; e agli impianti per la sicurezza idraulica del territorio a cura del Consorzio di Bonifica del Basso Valdarno. Sono previsti anche un incontro istituzionale con il sindaco di Pisa, Michele Conti e una visita al Museo delle Navi Antiche, patrimonio storico e culturale pisano di grande valore.
"Abbiamo lavorato con grande attenzione per garantire una partecipazione attiva di studenti e studentesse, per offrire loro incontri con relatori di altissimo livello accademico e con la partecipazione di diversi stakeholders", aggiunge la prof Rosalba Saba. "Vogliamo che i ragazzi e le ragazze comprendano le implicazioni reali del cambiamento climatico e, soprattutto, che si sentano parte del cambiamento verso un futuro più sostenibile" aggiunge la prof Agata Mirabella. "Esperienze come questa sono fondamentali", sottolinea la prof Clelia Bargagli Stoffi.