REDAZIONE PISA

Il Giubileo dei sindaci: "I nostri amministratori spesso lasciati soli. Non perdano la fiducia"

L’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto: "Il vostro è un lavoro difficile. Le comunità che essi rappresentino non li abbandonino nel cammino". .

L’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto: "Il vostro è un lavoro difficile. Le comunità che essi rappresentino non li abbandonino nel cammino". .

L’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto: "Il vostro è un lavoro difficile. Le comunità che essi rappresentino non li abbandonino nel cammino". .

di Gabriele MasieroPISA"I nostri amministratori? Spesso si trovano a essere lasciati soli davanti alle necessarie risposte da dare ai cittadini. Ed è questa la riflessione che voglio stimolare in occasione del Giubileo della speranza, affinché non perdiate la fiducia nel difficile lavoro che siete quotidianamente chiamati a svolgere". Così l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto ieri mattina in battistero si è rivolto a sindaci e amministratori del territorio diocesano (e giunti da quasi tutti i Comuni delle province di Pisa, Livorno e Lucca che ricadono sotto la Chiesa pisana) nel Giubileo degli amministratori che si è celebrato in due tempi: prima un momento di incontro e poi un momento di riflessione e preghiera in duomo.

"Gli amministratori - ha aggiunto Benotto - hanno la necessità di fornire risposte ai cittadini e non sempre riescono a farlo in tempi brevi o comunque come i cittadini stessi si aspettano perché devono fare i conti con leggi e burocrazia che spesso ne rallentano l’azione. Il loro è un lavoro faticoso ma prezioso ed è per questo che invito tutti a guardare alla speranza ma al tempo stesso le comunità che essi rappresentano non devono abbandonarli in questo cammino così difficile. Non è un caso se negli ultimi anni, soprattutto nei piccoli comuni, si fa fatica a trovare presone disponibili ad assumersi il compito gravoso di gestire la cosa pubblica e di assumersi la responsabilità grande di lavorare al servizi degli altri".

"Come amministratore - ha osservato il presidente della Provincia, Massimiliano Angori - tocco con mano le difficoltà del nostro tempo, ma soprattutto mi pare di percepire diffuso scoraggiamento, un serpeggiante senso di impotenza, una sorta di rassegnazione. Credo che questo Giubileo possa essere un importante momento di rinascita, di rafforzamento della nostra determinazione nel credere che molto si puoi fare per un mondo migliore".

E poi, citando Papa Francesco, ha concluso: "Dobbiamo tenere accesa, come dice il pontefice, la fiaccola della speranza che ci è stata donata e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante".

Il sindaco di Pisa, Michele Conti, ha invece ringraziato l’arcivescovo per gli anni di lavoro insieme: "Lei è stato un punto di riferimento per far funzionare i servizi essenziali ai cittadini: sulla povertà la sfida è quella di sostenere non solo quelli che si rivolgono alla mensa, ma che stanno in una fascia più grigia che sono in profonda difficoltà e su quello dobbiamo fare un passo in avanti".